Gerusalemme. Fiamma Nirenstein ha fatto sapere di aver rinunciato alla sua candidatura come ambasciatore israeliano a Roma. Lo scrive il quotidiano
Haaretz che motiva la scelta attribuendola ad alcuni commenti, poco diplomatici, che Nierenstein, ex giornalista ed deputata italiana, aveva espresso sulla moglie dell’attuale premier israeliano, Sara Netanyahu. Lo stesso
Haaretzaveva diffuso un vecchio articolo della donna, del 1996, in cui definiva «un mostro». Nirenstein, a quanto si è appreso, ha avuto ieri un lungo colloquio con il direttore generale del ministero degli Esteri israeliano Dore Gold. Al termine dell’incontro si è avuta la notizia che la stessa Nirenstein avrebbe comunicato in una lettera a Netanyahu. Era stato quest’ultimo a indicarla come prossimo ambasciatore a Roma lo scorso agosto con una mossa a sorpresa. Subito dopo si erano levate voci contrarie tra le quali quelle dei vertici della Comunità ebraica di Roma e dello stesso rabbino capo della capitale Riccardo Di Segni, ma anche posizioni a favore della nomina. Nirenstein – che si era trasferita in Israele negli ultimi anni prendendo la cittadinanza – è stata vicepresidente della commissione Affari esteri della Camera per il Pdl ed ultimamente si era candidata, senza successo, alle elezioni per il nuovo presidente della Comunità ebraica romana.