Una Libia politicamente spaccata in
due e attraversata da milizie armate e jihadisti che con l'Is
sono avanzati nelle ultime settimane da est a ovest. Questa in
sintesi la mappa dei protagonisti in campo.
JIHADISTI IS - È stata
Derna, ex provincia dell'Italia coloniale
sulla costa orientale del Paese, la prima città libica a giurare
fedeltà allo Stato islamico e al califfo Abu Bakr al Baghdadi,
lo scorso autunno. Inizialmente circoscritta a Derna, con poche
centinaia di uomini tra cui iracheni e yemeniti e campi di
addestramento sulle Montagne verdi della Cirenaica, la presenza
dei jihadisti si è spostata nelle scorse settimane a
Tripoli, dove il 27 gennaio ha compiuto un sanguinoso attacco
all'hotel Corinthia. Di pochi giorni fa, la notizia
dell'ingresso di uomini di Baghdadi a
Sirte e in altre località
dell'ovest del Paese.
ANSAR AL SHARIA (alleati Is) - Nati sulle ceneri della rivolta del 2011
di ispirazione qaedista, i Partigiani della Sharia oggi
alleati dell'Is controllano le città di
Bengasi e di
Sirte.
Sono ritenuti responsabili dell'attacco al consolato Usa a
Bengasi dell'11 settembre 2012 in cui morì l'ambasciatore
americano Chris Stevens e altri tre statunitensi. Il gruppo è
inserito nella lista nera di Usa e Onu delle organizzazioni
terroristiche.
FORZE REGOLARI E GOVERNO LEGITTIMO a Tobruk - In Cirenaica, a Tobruk
e Baida, si è autoesiliato in agosto per motivi di sicurezza il
governo transitorio di Abdullah al Thani, espressione della
Camera dei rappresentanti, il parlamento eletto il 25 giugno
scorso, entrambi riconosciuti come legittimi dalla comunità
internazionale. Il governo Al Thani è sostenuto dalle forze
regolari libiche, nelle cui file è stato riassorbito l'ex
generale Khalifa Haftar, che da mesi guida l'operazione militare
Dignità contro Ansar al Sharia a Bengasi e Is a Derna, e
quella contro le milizie filo-islamiche della coalizione Fajr
Libya (Alba della Libia) a Tripoli.
A fianco delle istituzioni
di Tobruk si sono schierati l'Egitto e gli Emirati Arabi Uniti,
entrambi indicati come responsabili di raid aerei sulle milizie
di Tripoli sin dall'estate del 2014.
FAJR LIBYA E GOVERNO PARALLELO (islamista) a Tripoli - Dopo la battaglia di
agosto contro i rivali di Zintan (oggi fedeli a Tobruk) per il
controllo dell'aeroporto internazionale di Tripoli, Fajr Libya
(principalmente composta dagli ex ribelli di Misurata) ha
imposto nella capitale un governo parallelo, denominato "di
salvezza nazionale" e guidato da Omar al Hassi, esponente dei
Fratelli musulmani, appoggiato dalla Turchia. Le milizie hanno
riportato in vita anche il Congresso nazionale libico, l'ex
parlamento il cui mandato è scaduto da tempo. Il 6 novembre
scorso una contestata sentenza della Corte Suprema ha definito
"illegittimo" il parlamento di Tobruk e il suo governo.
Il Qatar
è stato accusato di fornire armi e approvvigionamenti alle
milizie filo-islamiche e di condurre una "guerra per procura"
contro gli Emirati.