mercoledì 15 gennaio 2025
Arriva dalla provincia di Forlì l’assessore maratoneta che è entrato nel Guinnes dei record correndo per poco meno di 9 ore con il suo piccolo di 7 mesi. A bordo pista la moglie per le "pause latte"
Lorenzo Lotti al termine della prova realizzata in Virginia (Usa)

Lorenzo Lotti al termine della prova realizzata in Virginia (Usa)

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“Entrare nel libro dei Giunnes dei primati correndo una maratona di 100 km e spingendo il passeggino di mio figlio Rodolfo di 7 mesi è stata la più bella e grande emozione della mia vita di sportivo e di padre”. A raccontare l’impresa realizzata Oltreoceano è il maratoneta e assessore comunale allo sport di Predappio (provincia di Forlì-Cesena), Lorenzo Lotti, che ha stabilito un nuovo Guinness dei primati, il World Record “I più veloci 100 km spingendo il proprio figlio Rodolfo sul passeggino”, vincendo negli Stati Uniti la gara Tidewater Strider Dismal Swamp 100K lo scorso dicembre a Chesapeake, in Virginia.

Racconta l’assessore maratoneta: “Dopo il record del 2022 in Olanda col primogenito Raimondo, sulla distanza dei 50 km, questa volta ho deciso di tentare il Guinness con il secondo figlio Rodolfo, sulla distanza dei 100 km, la stessa per la quale nel 2023 ho vinto il titolo italiano. Il record precedente da battere, che era detenuto proprio dall’organizzatore che aveva scelto anche i requisiti del Guinness, era 9 ore e poco più”. Lorenzo Lotti ha corso e vinto la 100 km Tidewater Strider Dismal Swamp, con il tempo record di 8h 1’ 40”. Commenta il campione: “La giornata era molto fredda alla partenza, con 7 gradi sotto zero, ma ovviamente con tutte le dotazioni tecniche per il freddo non ci sono stati problemi”.

Ma com’è possibile correre con un bimbo di 7 mesi nel passeggino per otto ore, senza che il piccolo si ribelli, pianga e chieda della mamma? Risponde papà Lotti: “Il piccolo Rodolfo ha dormito 7 ore sulle 8 della corsa. Poi ovviamente un totale di 10-15 minuti nelle 8 ore sono stati dedicati ai suoi bisogni di cibo e altro, con la mamma Virginia che seguiva ai lati della pista (un circuito da ripetere 12 volte), intervenendo pochi minuti per allattare o per altre necessità”. Aggiunge l’assessore maratoneta: “E’ stata un’esperienza bellissima, con emozioni indescrivibili”. Lotti, che ora ha 38 anni, corre da quando era giovanissimo e il suo palmares è lungo chilometri, vincendo tantissime gare, far cui nel 2018 la Maratona a Catania, con il tempo di 2h 34’ 04’’, settimo italiano alla maratona di New York.

I traguardi più belli?” Risponde con la voce incrinata dall’emozione: “Sono quelli tagliati con i figli nel passeggino, mentre mia moglie Virginia ci segue da bordo circuito, mia e nostra manager e coach”. Come per dire: “Sto portando i miei bimbi in volo verso il loro futuro”. Dopo aver insegnato attività motorie e sportive (discipline in cui è laureato) in varie scuole di Forlì e della Romagna, ora Lorenzo Lotti dirige a Predappio la sua azienda ‘Sempre di corsa’ (che è anche il titolo del libro che racconta la sua storia), che svolge “servizi di coking online”, che permette di allenare le persone a distanza con un software. In pratica volge attività di formatore in ambito sportivo come preparatore atletico per sportivi professionisti e dilettanti, un lavoro moderno che si è inventato, grazie alla sua preparazione, alla sua attività e alle vittorie di maratoneta.

Ma la principale caratteristica sportiva e umana di questo padre e marito è l’aver trasformato la sua grande passione di maratoneta in un progetto di famiglia, dove gli affetti, le emozioni e lo sport, e perfino il lavoro nell’azienda che ne deriva, sono parte integrante di un progetto d’amore e di continua formazione di tutta la famiglia. I due piccoli, Raimondo di 3 anni e Rodolfo di 7 mesi, seguiranno le orme del padre? Risponde Lotti: “A mia moglie e a me interessa che i nostri figli facciano sport fin da piccoli e soprattutto che abbiamo modelli di vita fin da piccoli non solo legati al cellulare in mano, ma ad una vita libera e sana, con degli obiettivi da raggiungere”. E quando gli domandiamo che differenza passa fra il correre una maratona da solo o spingendo anche il passeggino di un figlio, il papà dei record risponde: “Da solo penso agli schemi e alle tecniche apprese dalle guide, con un figlio s’impara a correre con l’esperienza, come nella vita”. Pensando ai prossimi impegni di questo originale progetto di famiglia, Virginia e Lorenzo concludono: “Ci piacerebbe organizzare eventi sportivi, non gare, per coppie con figli piccoli da spingere nel passeggino: un modo divertente e sportivo per stare coi propri figli e con gli amici”.

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