venerdì 16 settembre 2022
La relatrice: «L’Ungheria oggi non è una democrazia». La risoluzione critica lo «smantellamento dello stato di diritto». Ma i 2 partiti italiani votano contro. Pd: è sudditanza
Il premier ungherese Orban

Il premier ungherese Orban - Ansa

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L'Ungheria scatena la polemica tra i partiti italiani, a poco più di una settimana dal voto, con un rovente scontro tra il centro-sinistra da una parte e Lega e Fratelli d’Italia dall’altra.

Al centro, una risoluzione approvata ieri dalla plenaria del Parlamento Europeo a Strasburgo, con 433 sì, 123 no e 28 astensioni, che denuncia in Ungheria lo «smantellamento sistemico dello Stato di diritto», con l’Ungheria ormai trasformata in «autocrazia elettorale», e cioè un sistema costituzionale in cui si svolgono elezioni, ma dove manca il rispetto di norme e standard democratici.

«Le conclusioni di questa relazione - ha dichiarato la relatrice, la verde francese Gwendoline Delbos-Corfield - sono chiare e irrevocabili: l’Ungheria non è una democrazia. Era più che mai urgente che il Parlamento prendesse questa posizione, considerando il ritmo allarmante con cui lo Stato di diritto sta arretrando in Ungheria».

Dura è stata la reazione di Budapest: «È incredibile - ha reagito Fidesz, il partito di Orbán - come persino nella crisi attuale una maggioranza di sinistra del Parlamento Europeo continui a concentrarsi sull’attacco all’Ungheria».

Contro la risoluzione hanno votato Lega e Fratelli d’Italia, e non stupisce, vista l’ammirazione per Orbán di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. In una nota Raffaele Fitto, co-presidente del gruppo dei Conservatori, e altri sette eurodeputati Fdi denunciano «l’ennesimo attacco politico nei confronti del legittimo governo ungherese».

«Mi occupo d’Italia - glissa invece Salvini - e vorrei salvare i posti di lavoro in Italia, lascio ad altri occuparsi di Ungheria, Turchia, Russia, Cina». Netta la reazione del centrosinistra. «Votando contro - dichiara via Twitter Dario Parrini (Pd), presidente della commissione Affari costituzionali al Senato - Lega e Fdi hanno dimostrato in un colpo solo spirito antieuropeista, sudditanza a Orbán e disprezzo per la democrazia liberale».

«Ovviamente - tuona anche Brando Benifei, capo della delegazione Pd a Strasburgo - FdI e Lega hanno votato contro: come sempre sono contro gli interessi dell’Italia e supportano chi viola le regole comuni e colpisce i diritti. Tra pochi giorni l’Italia dovrà scegliere da che parte stare: con gli alleati di Orbán o con l’Europa che difende i diritti di tutti». «Ancora una volta - commenta anche l’eurodeputata M5s Laura Ferrara - i partiti di Meloni e Salvini si schierano dalla parte dei regimi illiberali». «Chi si piglia si assomiglia» ironizza il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova.

Il Parlamento elenca gravi problemi sul fronte del funzionamento costituzionale, del sistema elettorale, dell’indipendenza della magistratura, della corruzione, della libertà di espressione, delle minoranze. Sullo sfondo, la virata sempre più autoritaria di Orbán, alla base di una procedura in base all’articolo 7 del Trattato Ue (violazioni dei valori fondanti dell’Ue), e all’attenzione anche della Commissione, che per questa ragione rifiuta di approvare il Pnrr ungherese (6 miliardi di euro). Gli eurodeputati chiedono a Bruxelles di non approvarlo ed escludere Budapest anche da altri fondi Ue.

Secondo l’agenzia Reuters, domenica la Commissione dovrebbe raccomandare la sospensione del 70 per cento dei fondi di coesione (in totale a 22,5 miliardi di euro) destinati all’Ungheria, in base al regolamento che lega i fondi Ue al rispetto dei valori fondamentali. Budapest ha però annunciato per lunedì un pacchetto di riforme nella direzione chiesta da Bruxelles, che potrebbe cambiare la situazione.

Intanto, da Washington si vogliono evitare strappi e ribadiscono che «l’Ungheria è un paese partner e un alleato Nato – ha detto il portavoce del dipartimento di Stato, Ned Price –. Le alleanze si basano anche sui valori comuni e sono quelli che gli Usa vogliono sempre vedere rispettati».

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