Ci sono i grandi "classici" come gli asili nido aziendali, i corsi di inglese e la palestra. Ma anche servizi che non ti aspetti (ma vorresti tanto avere) dal tuo datore di lavoro: cambio delle gomme auto, lavanderia, fisioterapia. Non siamo in Danimarca ma in Italia dove il gruppo Generali, che conta circa 12mila dipendenti sparsi sul territorio e nelle sedi di Mogliano Veneto, Trieste, Milano e Roma, ha deciso di investire sul welfare dei propri dipendenti ai quali propone oltre 70 benefit. E non con una logica "buonista" ma con la convinzione, ancora poco radicata nel nostro paese, che a guadagnarci sia soprattutto l’azienda. «Si crea un circolo virtuoso che fa diminuire i tassi di assenteismo e fa aumentare la produttività - sottolinea Gialuca Perin, chief Hr Generali Country Italia -. Tutto quello che si investe per welfare ritorna sul fronte economico». Due facce della medaglia che in questo caso producono lo stesso risultato positivo. «Nell’ambito del welfare aziendale l’Italia sconta un gap culturale che è tempo di colmare - aggiunge Perin -. Il nostro obiettivo non è quello di farci belli ma di aprire un dibattito reale».
Esperienza che parte da lontano
In questo campo l’esperienza di Generali parte da lontano: è iniziata sul fronte pensionistico e sanitario, in linea con il business. Assicurazioni su misura per i dipendenti, con una particolare attenzione sul fronte della salute e della prevenzione. Tra le novità il "programma energy" che prevede incontri e visite mediche personalizzate per i dipendenti. Ogni sede del gruppo ha un centro infermieristico in cui è possibile anche effettuare le analisi del sangue. Un occhio di riguardo viene riservato alle donne, con una campagna sulla prevenzione del tumore al seno, e misure che vanno nell’ottica della conciliazione casa-lavoro. Part time, asili nido aziendali o convenzionati e parcheggi dedicati alle future mamme. Sul fronte del benessere, nel campus di Mogliano Veneto dove ci sono spazi maggiori e quindi l’offerta dei servizi è più ampia, ha riscosso particolare entusiasmo tra i dipendenti la possibilità di usufruire di un servizio di fisioterapia. «L’idea è partita proprio dai dipendenti - spiega Perin -. Ascoltare le loro richieste è fondamentale per offrire dei benefit su misura con le reali esigenze dei lavoratori». É partito da una richiesta precisa anche il servizio di lavanderia, attivo anche in questo caso a Mogliano Veneto. Le dipendenti di Milano e Roma non hanno certo problemi a trovare sotto l’ufficio una lavanderia aperta, ma per chi vive in provincia le cose sono diverse. Da qui la richiesta poi trasformatasi in realtà. Andare in ufficio con i panni sporchi in una busta e tornare a casa con le camice lavate e stirate è una comodità che non ha prezzo.
Non ci sono però solo gli aiuti materiali ma anche la ricerca di nuovi spazi di confronto e dibattito come i "Tam Tam Talks" incontri con personaggi pubblici su temi di attualità o la possibilità di sviluppare nuovi talenti con i corsi di scrittura creativa, video e fotografia anche con i nuovi media. Un occhio di riguardo per i figli dei dipendenti con borse di studio e workshop per aiutarli nella ricerca di un lavoro.