"L'incessante sofferenza del nostro mercato del lavoro, che viene registrata dai numeri dell'Istat, mostra la continua flessione del numero di occupati a cui si accompagna l'inevitabile crescita del numero dei disoccupati". Così il segretario confederale della Uil,
Guglielmo Loy, commenta le ultime stime, aggiungendo che, secondo un'elaborazione Uil, "ogni mese, le persone che perdono il lavoro sono, mediamente, 28mila", a fronte di 540mila lavoratori "protetti", ovvero in cassa integrazione guadagni.Per Loy "il Pacchetto di misure urgenti sull'occupazione rappresenta, da questo punto di vista, un primo, ma non esaustivo, passo verso una potenziale riduzione del numero dei disoccupati e di inattivi. Nel contempo, vanno ancora garantite risorse per gli ammortizzatori sociali". Per il sindacalista "occorre intervenire su una più equa redistribuzione del reddito, attraverso una riduzione della pressione fiscale, soprattutto su dipendenti e pensionati". Ecco che, aggiunge, "le misure spot possono servire nel breve tempo, ma in assenza di azioni volte a creare sviluppo, dopo il 2015, il rischio sarà di ritrovarci di nuovo nel pantano".