giovedì 15 agosto 2019
La società di Fs in collaborazione con la britannica First Group si è aggiudicata il servizio sulla West Coast sino al 2031. La tratta vale 39 milioni di passeggeri e 1,2 miliardi di ricavi
Un treno di C2C passa dalla stazione di Shadwell (Roel Hemkes, WikiMediaCommons)

Un treno di C2C passa dalla stazione di Shadwell (Roel Hemkes, WikiMediaCommons)

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Un altro colpo fuori confine per le ferrovie italiane. Trenitalia UK, società controllata al 100% da Trenitalia, e FirstGroup infatti si sono aggiudicati, come comunicato dal Dipartimento dei Trasporti britannico, il franchise ferroviario della West Coast inglese (70% FirstGroup, 30% Trenitalia UK).

Il servizio sulla West Coast – per il periodo 2019-2031 – comprende i collegamenti Intercity fra Londra, Manchester, Chester, Liverpool, Preston, Edimburgo e Glasgow; oltre allo sviluppo e l’introduzione dal 2026 dei servizi sulla nuova linea ad alta velocità (HS2) di 160 km da Londra a Birmingham. Un bel colpo per l’operatore nostrano, infatti gli Intercity Londra-Edimburgo/Glasgow trasportano 39 milioni di passeggeri l’anno con 76 treni che garantiscono qualcosa come 300 collegamenti al giorno. Nell’ultimo anno questi servizi hanno portato a ricavi per oltre 1.250 miliardi di euro con una previsione di crescita negli anni a venire.

Questa nuova partnership, inoltre, prevede l’ammodernamento della flotta dei 56 'Pendolini' con 25mila nuovi posti ed entro il 2022 verranno offerti oltre 260 servizi aggiuntivi la settimana grazie all’introduzione di 10 nuovi treni elettrici e 13 bimodali, andando così a sostituire i vecchi diesel tuttora utilizzati e garantendo una riduzione di CO2 del 61%. Inoltre saranno installati in stazioni e depositi, nell’ottica di una riduzione dell’impatto ambientale, pannelli solari e sistemi di condizionamento ad alta efficienza. La linea HS2, una volta completata, servirà circa 30 milioni di persone con viaggi più veloci tra Nord e Sud del Paese.

Trenitalia, peraltro, è già presente in Gran Bretagna con c2c, operatore del collegamento Londra-Shoeburyness nell’Essex (71 km), che nel 2018 ha registrato ricavi per oltre 215 milioni di euro, trasportato 46 milioni di passeggeri con 80 treni che effettuano 405 collegamenti al giorno e ha lanciato ad aprile PICO4UK la piattaforma di emissione elettronica dei biglietti, già in uso in Italia da sette anni, che consente l’acquisto integrando i canali: emettitrici self service, biglietterie, sito internet e app.

La crescita all'estero del gruppo

L’affermazione in Regno Unito non rappresenta una prima per il nostro vettore che è già presente in altri Stati. In Francia il Gruppo Ferrovie dello Stato, tramite Trenitalia, possiede il 100% di Thello nel settore dei treni notturni tra la Francia e l’Italia e nei collegamenti diurni Milano-Nizza-Marsiglia. Chiaramente l’obiettivo è quello di espandersi nei servizi ad alta velocità in Europa grazie all’attuazione della libera circolazione prevista dal 2020. Non è un mistero che l’anno venturo intenda operare direttamente sulla linea Milano-Torino-Parigi con gli Etr1000 con fermata a Lione e, ma si tratta di indiscrezioni, sulla Milano- Genova-Marsiglia.

In Germania il Gruppo possiede dal 2011 Netinera, la seconda impresa ferroviaria privata dopo Veolia Verkehr con un fatturato di circa 650 milioni. Sempre nel paese tedesco Trenitalia possiede l’impresa ferroviaria TX Logistik che opera nel trasporto merci a lunga percorrenza. In Grecia il 18 gennaio 2017 ha finalizzato la trattativa per l’acquisizione da parte del Gruppo FS della società TrainOSE, il corrispettivo locale di Trenitalia e qui vi porterà i Pendolini non più utilizzati in Italia dando di fatto l’avvio dell’alta velocità tra Atene e Salonicco.

Il business del gruppo e delle varie aziende non è solo limitato al trasporto passeggeri e merci. Qualche esempio: in Repubblica Ceca, Grandi Stazioni si occupa della ristrutturazione e della valorizzazione delle stazioni di Praga, Karlovy Vary e Mariánské Lázne. E poi, per diversificare l’offerta e crescere nei profitti ecco le società dell’infrastruttura e dell’ingegneria, Rfi ed Italferr impegnate a vario titolo in vari Paesi europei, del Nord Africa, dell’Asia e del Sud America.

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