Sciopero dei treni a Roma Termini - Ansa
Avrebbe avuto una media dell'80%, con punte fino al 100%, l'adesione dei lavoratori iscritti a Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa Ferrovie e Fast Confsal, allo sciopero di 12 ore proclamato dai sindacati per Trenitalia e Italo che si è concluso alle 15, dopo l'intervento del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, che ne ha ridotto la portata. È quanto si apprende da fonti sindacali che hanno definito «altissima» la condivisione della protesta. Il ministro dei Trasporti, anche a seguito della posizione espressa dalla Commissione Garante degli scioperi, aveva ordinato il dimezzamento dello stop rispetto alle 24 ore proclamate dai sindacati e confermate dopo il tavolo convocato al Mit per cercare di revocare lo sciopero. Disagi per i passeggeri che sono stati costretti a riprogrammare i propri viaggi e per i pendolari che si sono dovuti organizzare in altro modo. Stazioni insolitamente deserte e binari vuoti hanno caratterizzato le prime ore di sciopero. Il ministro Salvini si dice «orgoglioso di non aver lasciato a piedi i cittadini». «Capisco e sostengo i diritti delle migliaia di lavoratori del comparto ferroviario, ma non si potevano lasciare a terra milioni di lavoratori. Ho chiesto di dimezzare, i sindacati non lo hanno fatto, ho precettato», continua il vicepremier, sottolineando: «Sono assolutamente orgoglioso di aver permesso a milioni di italiani di non rimanere a piedi». Nulla di fatto anche per il tavolo sullo sciopero dell'handling al Mit. I voli aerei saranno quindi a rischio nella giornata di sabato per una serie di stop. Dalle 12 alle 16 i piloti della compagnia Malta Air che opera i voli di Ryanair si fermeranno. Ma non saranno i soli. I sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno confermato lo stop dalle 10 alle 18 per i lavoratori dell'handling aeroportuale. E dalle 10 alle 18 anche i piloti e gli assistenti di volo della compagnia Vueling aderenti alla Filt Cgil saranno in sciopero.
A Milano cancellato il 50% dei treni
Situazione che è andata lentamente peggiorando alla Stazione Centrale di Milano per lo sciopero proclamato dalle organizzazioni sindacali di Trenitalia, Trenord e Trenitalia. Alle 10 erano solo tre i treni in partenza cancellati, mentre per gli altri convogli vi erano solo pochi ritardi e tutti entro i 20 minuti di attesa. Ma il tabellone delle partenze è poi drasticamente cambiato, i treni cancellati sono aumentati e hanno superato il 50% di tutti i viaggi. In particolare sono i treni a lunga percorrenza quelli più colpiti dallo sciopero, con le tratte verso Reggio Calabria, Taranto e Napoli quelle più difficili da percorrere, ma anche alcuni treni per Torino e Zurigo sono stati cancellati. Nonostante i disagi, però, la situazione in Stazione Centrale è abbastanza tranquilla, con pochi passeggeri presenti. Uno sciopero, dunque, che ha portato diversi viaggiatori a rinviare le partenze, con la Stazione poco frequentata. A riempire le banchine ci sono soprattutto turisti, in maggior parte stranieri, che avevano già prenotato il proprio viaggio e hanno tentato la fortuna.
A Napoli treni cancellati, in Campania adesione tra il 65 e il 70%
È tra il 65 e il 70% in Campania l'adesione dei lavoratori di Trenitalia allo sciopero nazionale. A fornire il dato, relativo al turno di questa notte, è la Filt Cgil. Molti treni regionali, così come quelli dell'alta velocità di Trenitalia e Italo, hanno registrato ritardi e cancellazioni. In Stazione Centrale di Napoli questa mattina tanta gente ha atteso aggiornamenti dai tabelloni, anche se, come sottolinea Trenitalia, «l'informazione preventiva ha dato i suoi frutti e ha permesso di limitare i danni». Disagi anche per gli utenti della linea 2 della metropolitana, dove si registrano ritardi sulla linea Gianturco-Pozzuoli e viceversa.
File a Roma Termini per i treni cancellati
File e confusione alla stazione Termini di Roma per lo sciopero sindacale. Sul tabellone si riporta la cancellazione di più treni. Le corse che non vengono cancellate riportano forti ritardi. File anche alle biglietterie per chiedere rimborsi o cambi di biglietto.
Filt Cgil: altissime adesioni
«Altissime adesioni tra tutti i lavoratori con tante cancellazioni tra i treni non garantiti e ritardi tra quelli che circolano». A riferirlo la Filt Cgil sullo sciopero di oggi nel trasporto ferroviario, spiegando che «i ferrovieri di Trenitalia e Italo hanno risposto in massa alla protesta indetta a seguito dell'incapacità di due aziende di chiudere due vertenze aperte da mesi, ma anche contro un'ordinanza vergognosa del ministero dei Trasporti che penalizza lavoratori e lavoratrici e osteggia pesantemente il diritto di sciopero previsto dalla Costituzione». «L'ordinanza del ministro Salvini tra l'altro, oltreché essere illegittima e sbagliata - sottolinea la Federazione dei trasporti della Cgil - ha creato più confusione e maggiori disagi, illudendo alla vigilia gli utenti che lo sciopero fosse revocato e mandando in tilt il sistema della circolazione dei treni visto che erano state già programmate le cancellazioni». «Dopo questa nuova e alta risposta di adesione di lavoratrici e lavoratori delle ferrovie - afferma la Filt Cgil - siamo in attesa di sapere come proseguirà il tentativo di mediazione del ministro per far uscire le due aziende dal torpore di questi ultimi mesi di trattative e per riavviare un confronto costruttivo con Trenitalia su turni di lavoro e assunzioni e con Italo sul rinnovo del contratto».
Codacons: vietare scioperi in estate
«Qualsiasi sciopero indetto nel periodo estivo, quando cioè aumentano le partenze degli italiani, è una vera e propria violenza verso i cittadini, ingiustamente presi a ostaggio per rivendicazioni sindacali che, seppur giuste nelle motivazioni, arrecano danni morali e materiali immensi agli utenti»: lo afferma il presidente del Codacons Carlo Rienzi. «Per questo crediamo debbano essere vietati gli scioperi dei trasporti nell'intero periodo delle partenze estive, allo scopo di garantire che chi ha acquistato biglietti per treni e aerei o pacchetti vacanza che prevedono spostamenti, possa fruire dei servizi scelti senza il rischio di perdere soldi e giorni di vacanza», conclude Rienzi.