La pavimentazione di una strada a pannelli solari sperimentata in Francia
Le Olimpiadi sono un grande contenitore. Di sport, di emozioni, di storie. Ma anche un’occasione per dimostrare come un Paese sappia guardare avanti. Per questo non stupisce che la prossima edizione dei Giochi, quella di Tokyo 2020, prometta di offrire al mondo spunti tecnologici di grande rilievo, specie per quanto riguarda la mobilità. La più interessante riguarda le strade: Tokyo ha annunciato che molti chilometri dell’asfalto cittadino verranno coperti con pannelli fotovoltaici per generare elettricità. Il passaggio delle auto che crea energia dunque, ma non solo. L’amministrazione metropolitana sta valutando anche di far realizzare pavimentazioni che producono elettricità grazie alle vibrazioni causate dal passaggio dei pedoni.
Le strade solari, che saranno testate nei prossimi mesi, sono già state sperimentate in Francia per le automobili e in Olanda nelle piste ciclabili. In Giappone il mese scorso è stata realizzata una strada solare nella prefettura di Kanagawa, la seconda più popolosa del Paese dopo Tokyo. Nel parcheggio di un negozio sono stati installati pannelli fotovoltaici ricoperti da una speciale resina protettiva, per prolungarne la durata e consentire il passaggio delle auto. Insieme alle pavimentazioni che generano elettricità da usare negli edifici, ad esempio per far funzionare le scale mobili, le strade solari sono una delle tecnologie a cui Tokyo guarda per centrare i suoi target sulle fonti rinnovabili. La città si è impegnata a raggiungere il 30% di energie “verdi” entro il 2030, a fronte del 12% del 2016.
Anche per questo riguarda le auto, le prossime Olimpiadi avranno il meglio di quanto la tecnologia ad alimentazione a “zero emissioni” offre al pubblico. Toyota sta pensando allo sviluppo di un veicolo elettrico da presentare in occasione dei Giochi. Le vetture eco-compatibili della casa nipponica, tra i principali sponsor dell’evento, verranno utilizzate per trasportare atleti e funzionari all’interno del villaggio olimpico e nei luoghi di svolgimento delle gare. Non solo elettrico però: Toyota sta valutando anche la possibilità di mettere a disposizione della manifestazione vetture a idrogeno come la berlina Mirai, che non emettono anidride carbonica, ma solo vapore acqueo. Intanto il marchio nipponico ha già introdotto da qualche mese sulle strade della capitale giapponese i primi bus a celle a combustibile, con l’obiettivo di metterne in circolazione un centinaio in totale entro l’apertura delle Olimpiadi.
In vista di Tokyo 2020 poi, Toyota, in collaborazione con Cartivator, sta progettando anche un modello di auto volante: per Skydrive (così si chiama il progetto), dal 2015 a oggi, sono stati stanziati 350 mila dollari e un primo prototipo è già stato presentato. Nella visione finale dei progettisti, l’auto volante sarà in grado di trasportare una persona alla volta e raggiungere una velocità massima di 100 km/h volando a 10 metri dal suolo. Una visione, appunto. La tecnologia esistente è già abbastanza evoluta per viaggiare come sappiamo: con i piedi per terra si sta sempre molto meglio.