mercoledì 17 giugno 2020
Accordo con i sindacati per contrastare lo sfruttamento lavorativo e il caporalato
Protocolli d'intesa contro il caporalato

Protocolli d'intesa contro il caporalato - Archivio

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La Tempor Spa ha siglato con le organizzazioni sindacali di settore - Nidil, Felsa e Uiltemp - due importanti protocolli di intesa in Piemonte e in Puglia, per definire un modello operativo utile per la gestione delle criticità inerenti il settore agricolo dovute prevalentemente alla difficoltà di ricerca e selezione del personale formato e qualificato da impiegare nelle attività stagionali connesse all’agricoltura. I protocolli sono ispirati e conformi ai principi del Piano ministeriale triennale (2020-2022) di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, nonché alla legge n. 199/2016 e individuano nella formazione sulla sicurezza lo strumento fondamentale per la corretta gestione delle attività lavorative in agricoltura aventi, per loro natura, le caratteristiche di elasticità e flessibilità recepite anche nel contratto collettivo nazionale di lavoro della somministrazione.

«Ci siamo concentrati soprattutto sul tema della sicurezza sul lavoro – spiega Francesco Gordiani, ad di Tempor Spa - ritenendo che la somministrazione sia l’unico strumento di garanzia per la corretta gestione della flessibilità e della stagionalità proprie del lavoro agricolo, lanciando un invito alle istituzioni locali e agli imprenditori agricoli per individuare altrettante soluzioni di garanzia per gli spostamenti verso e dal luogo di lavoro e per far fronte alle esigenze alloggiative per il rispetto delle cautele e condotte imposte dalla vigente normativa sulla salute pubblica al fine di evitare il rischio di contagio, come tra l’altro previsto dal protocollo Covid del 24 aprile 2020 e dal protocollo Cgil Cisl e Uil del 24 marzo 2020, nonché alle ulteriori tutele frutto di contrattazione territoriale di settore».

Le parti, per i rispettivi ambiti di competenza, si impegnano fin da subito a monitorare e analizzare i dati relativi alla domanda e all’offerta di lavoro, garantendo un sistema informativo efficace relativo al mercato del lavoro agricolo in somministrazione e non escludono la possibilità di verificare il ricorso ove previsto a Fondi europei, nazionali, regionali e locali. «Tempor – prosegue Gordiani – ha mosso un primo passo verso la regolarizzazione del lavoro agricolo mettendo a disposizione professionalità e competenza per la corretta gestione dei rapporti di lavoro: va ricordato sempre che la somministrazione è “lavoro dipendente tramite Agenzia” e che noi agiamo sulla base di una autorizzazione ministeriale che comporta un controllo continuo e costante delle nostre attività di impresa. Proponiamo quindi ad aziende ed istituzioni locali di aderire ai Protocolli perché soltanto unendo le forze si possono realizzare azioni tese ad individuare e reperire ogni risorsa utile a garantire ai lavoratori del settore soluzioni di alloggio dignitose e soprattutto soluzioni alternative di trasporto».

Il reclutamento e l’assunzione delle risorse avverrà mediante un sistema definito “bacino delle lavoratrici e dei lavoratori agricoli” volto a garantire continuità occupazionale finalizzata al raggiungimento complessivo di almeno 110 giornate lavorative ad personam, necessarie per poter accedere alla misura di sostegno al reddito denominata Sar e garantita dal Fondo di solidarietà bilaterale della somministrazione. I lavoratori individuati attraverso il “bacino” partecipano, mediante Forma.Temp, a percorsi formativi sulla sicurezza (con riferimento anche alla normativa Covid-19), all’acquisizione di competenze professionalizzanti e ai diritti e doveri degli stessi. Al fine di massimizzare l’efficacia del “bacino”, e ferma restando la vigente normativa in tema di stagionalità, le parti individuano come potenziali soggetti anche i lavoratori cosiddetti svantaggiati, in linea con quanto previsto dalla normativa vigente e dalla contrattazione di settore.

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