sabato 1 ottobre 2011
Scattano oggi le nuove tariffe: +61 euro a famiglia. L’Autorità: sull’aumento del metano pesa il +21% del costo del petrolio e l’innalzamento dell’Iva. Consumatori in allarme: si va verso una spesa record Coldiretti: effetti negativi anche sulle imprese.
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Si salva l’energia elettrica. Ma non il gas. L’Autorità per l’energia, nell’aggiornamento trimestrale, ha comunicato che la luce non subirà variazioni, mentre il metano, anche a causa dell’aumento dell’Iva, aumenterà del 5,5%, per un aggravio pari a 61 euro per una famiglia media. Le nuove tariffe scatteranno da oggi. Per le forniture di energia elettrica alla famiglia «tipo» la spesa rimane quindi invariata. È sul gas che pesano soprattutto gli aumenti del petrolio (+20,8% in dollari nel periodo sul quale vengono calcolati gli aggiornamenti) e la nuova Iva al 21%. Infatti, se l’aliquota fosse rimasta invariata, l’aumento sarebbe stato del 4,9%. Nessun incremento dell’Iva, invece, sull’elettricità, per la quale l’aliquota rimane del 10%. L’Autorità ha avviato nei mesi scorsi una serie di iniziative di riforma degli assetti del mercato elettrico e del gas, «che – si spiega in un comunicato diffuso ieri – si confermano ancor più necessarie tenuto conto delle criticità della congiuntura internazionale». Sul fronte del gas, sono già state definite alcune riforme che accresceranno la concorrenza, come il mercato del bilanciamento in vigore dal primo dicembre, con sicuri effetti positivi sui prezzi per i consumatori. L’Autorità fa sapere che dedicherà inoltre particolare attenzione al tema della gestione della capacità di interconnessione con i gasdotti esteri, con l’obiettivo di assumere le opportune misure sia in sede nazionale che in ambito Ue. Sul fronte dell’energia elettrica, il calo dei prezzi della materia prima (-0,5%) è stato annullato dall’ulteriore incremento degli incentivi alle fonti rinnovabili ed in particolare al fotovoltaico. L’Autorità sta analizzando le conseguenze derivanti dal forte incremento della potenza installata di fotovoltaico che entro l’anno potrebbe raggiungere i 12.200 MW, al fine di valutare le misure da adottare per garantire un dispacciamento efficiente (anche in relazione all’import) e il mantenimento in sicurezza della rete elettrica. Gli esiti delle valutazioni in corso sui settori dell’elettricità e del gas saranno sottoposti a Parlamento e Governo già a partire dalla prossima segnalazione sullo stato dei mercati. Per i prezzi del Gpl per il mese di ottobre, vi è un sensibile calo del 4,7%, per l’utente tipo (consumo di 286 mc/anno), con un risparmio di 15,8 centesimi di euro/mc imposte comprese. Il risparmio su base annua sarà di 45 euro. Alle comunicazioni dell’Autorità non sono mancate reazioni. A cominciare dalla Coldiretti, secondo cui «l’aumento della spesa energetica in un momento di crisi ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, e aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare». In allarme i consumatori. L’aumento di spesa per il gas determinerà un nuovo record alla spesa annua delle famiglie, che «nel 2011 rischia di superare 1.167 euro», calcola Federconsumatori, ricordando che la spesa si attesterà, per una famiglia tipo che consuma 1.400 metri cubi di metano all’anno, a circa 61 euro annui (comprensive dell’aumento dell’Iva dal 20% al 21%). Aumenti che si vanno ad aggiungere a quelli di +92 euro già registrati nei trimestri del 2010 e di +78 euro nei tre trimestri del 2011.

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