sabato 21 maggio 2011
L'agenzia pessimista sul futuro economico del Paese lascia invariato il rating ad A+ ma taglia l'outlook. Per gli analisti pesano motivi economici come la crescita dal Pil inferiore a quella degli altri Paesi europei e le difficoltà del governo a mettere mano a un rinnovamento. La replica del ministro Tremonti.
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Previsione fosche sullo stato di salute dell'economia italiana. L'agenzia Standard & Poor's ha tagliato l'outlook dell'Italia da stabile a negativo, confermando il rating A+ al debito a lungo termine. È quanto si legge in una nota, in cui si sottolinea che «le attuali prospettive di crescita sono deboli e l'impegno politico per riforme che aumentino la produttività sembra incerto». Standard & Poor's sottolinea la «crescita economica potenzialmente più debole del previsto e un possibile stallo politico, fattori che potrebbero contribuire a uno slittament odel piano di riduzione del debito pubblico». Per l'agenzia «le ridotte prospettive di crescita derivano da una mancanza di impegno politico nella deregolamentazione del mercato del lavoro e nell'introduzione diriforme per aumentare la produttività». Inoltre S&P sottolinea come «misure volte a ridurre i colli di bottiglia e le rigidità dell'economia italiana siano particolarmenteimportanti alla luce della limitata flessibilità monetaria dell'Italia, derivante dalla sua appartenenza all'Unione monetaria europea, e della limitata flessibilità fiscale a causa dell'elevato livello di indebitamento».Standard & Poor's - si legge in una nota - prevede che per il 2011 l'indebitamento netto governativo raggiunga il 116% del Pil e ritiene superiore del 33% le probabilità di non scendere sotto il113% entro il 2014. LA REPLICA DEL MINISTERO DEL TESOROPronta replica del Tesoro italiano all'abbassamento dell'outlook deciso dall'agenzia di rating Standard & Poor's: l'Italia rispetta sempre gli impegni. «Le valutazioni espresse e confermate nei giorni scorsi dalle principali organizzazioni internazionali (Commissione europea, Fondo monetario internazionale, Ocse eccetera) sono molto diverse da quelle espresse oggi da Standard & Poor's - sottolinea una nota del ministero guidato da Giulio Tremonti -. Le valutazioni fatte dal governo italiano sono sempre state estremamente prudenziali. I dati tanto della crescita economica, quanto del bilancio pubblico sono stati costantemente migliori del previsto. Così è appena stato anche per il 2010. I molto positivi dati Istat di ieri ne sono conferma».«I dati macroeconomici sulla base dei quali l'agenzia S&P's ha confermato il proprio giudizio lo scorso dicembre, non solo non hanno subito variazioni sfavorevoli nel corso del primo trimestre 2011, ma in alcuni casi - assicura il Tesoro - sono risultati migliori. L'unico elemento nuovo, pare costituito dal rischio di una possibile "paralisi" politica. Questa è da escludere in assoluto».«Per quanto riguarda l'economia - prosegue il comunicato -, il governo ha avviato e intensificherà il ciclo di interventi riformatori; per quanto riguarda il bilancio pubblico, sono in avanzata fase di preparazione i provvedimenti mirati al rispetto dell'obiettivo di pareggio di bilancio per il 2014. Questi avranno entro luglio l'approvazione da parte del Parlamento».«Come ha dimostrato negli anni passati, e da ultimo negli anni di questa crisi, l'Italia è stata, è, e sarà - conclude il Mef - un Paese con risorse economiche e politiche tali da fargli sempre rispettare gli impegni presi».
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