Un operaio in una vetreria - Archivio
Nella tarda serata di ieri, tra Assovetro-Confindustria e i sindacati del settore Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, è stata siglata l'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto 1° gennaio 2020-31 dicembre 2022 del settore industrie del vetro, lampade, display (oltre 27mila addetti, impiegati in più di 1.400 imprese), scaduto il 31 dicembre scorso. Marco Falcinelli, Nora Garofalo, Paolo Pirani rispettivamente segretari generali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil hanno sottolineato la grande importanza che un rinnovo come questo, in un momento storico così difficile per il Paese, ha rappresentato. «Un contratto – hanno continuato i tre – che rimarca il grande senso di responsabilità di imprese e parti sociali per provare a rilanciare, almeno in parte, l’economia».
Parte salariale
L'intesa sottoscritta – che sarà sottoposta alle assemblee dei lavoratori per la definitiva approvazione – prevede un aumento salariale medio sui minimi di 63 euro (cat. D1), distribuiti in due tranche: dal 1° gennaio 2021, 30 euro; dal 1° gennaio 2022, 33 euro. Per un montante di 1.302 euro. Dal 1° settembre 2022 previsto l’aumento di un euro sui turni notturni. Per quanto riguarda il welfare contrattuale previsto un incremento di 0,05 % (stimato in circa un euro) su premorienza e invalidità permanente, e l'impegno sul fondo sanitario Fasie a iniziare una capillare azione di informazione per aumentare le adesioni al fondo.
Parte normativa
Per quanto riguarda la parte normativa sono tanti gli elementi di novità. Sugli osservatori le parti firmatarie ne auspicano una migliore articolazione che consenta anche di intraprendere iniziative di sostegno congiunto del settore nei confronti delle Istituzioni e dell’opinione pubblica. Sul delicato tema della violenza di genere, nel suo complesso e non solo femminili, si cercherà di promuovere, per chi è all’interno di un percorso di protezione, un sostegno attraverso: la rimodulazione dell’orario di lavoro; l’ampliamento del periodo di aspettativa; l’accesso all’istituto delle ferie solidali, ove previsto; la possibilità di spostamento, su richiesta, in altri stabilimenti del Gruppo. Economia circolare, a riguardo, le Parti riconoscono l’impegno profuso ed i progressi ottenuti dalle aziende che fanno parte del settore del vetro sul fronte della riduzione dei consumi di energia, del contenimento delle emissioni climalteranti, dell’uso virtuoso delle risorse e della valorizzazione dei residui della produzione e dei consumi. In tema di salute e sicurezza viene introdotta l’assemblea annuale congiunta Rlssa e Rspp, vengono previste nuove attribuzioni ai rappresentanti dei lavoratori per esempio con la partecipazione alle riunioni sui mancati infortuni (near miss). Per il capitolo appalti viene previsto il confronto con le RSU su natura, contenuti, obiettivi, prescrizioni di sicurezza e contratti applicati ai lavoratori interessati. La formazione si conferma elemento qualificante con l’impegno a condividere piani formativi di settore e di comparto insieme alla revisione del sistema classificatorio con la consulenza di esperti esterni.
Tra i vari capitoli dei diritti trovano spazio i permessi non retribuiti per lavoratori che assumono la tutela di minori stranieri; le aspettative non retribuite per lavoratori affetti da patologie alcol-correlate; il prolungamento da 4 a 12 mesi della aspettativa dopo il superamento del comporto. Viene introdotto il diritto alla trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale su richiesta del lavoratore affetto da patologie oncologiche o gravi patologie degenerative ingravescenti e viene aumentato il periodo di comporto per i part time orizzontali. Viene introdotto un nuovo capitolo sul reinserimento lavorativo e l’accomodamento ragionevole per i lavoratori disabili o non più idonei alle mansioni per le quali erano stati assunti. Una commissione paritetica formulerà linee guida per l’istituzione delle ferie solidali e per la regolamentazione del lavoro agile.
Per Nora Garofalo, segretaria generale Femca-Cisl nazionale, «il contratto sottoscritto ieri sera, oltre a migliorare ulteriormente la qualità del lavoro degli addetti del settore, ha una forte connotazione simbolica. La firma, infatti, arriva dopo una profonda crisi economica provocata dalla pandemia che ha messo in seria difficoltà anche il vetro. Si tratta del primo rinnovo nell’industria dopo la fine del lockdown, e il risultato raggiunto ci soddisfa pienamente. L’accordo è stato raggiunto quasi esclusivamente con incontri in videoconferenza, e lo stesso mandato a firmare da parte dei lavoratori ci è stato dato da oltre 120 delegati collegati online. Nei mesi della pandemia solo le aziende del vetro cavo al servizio delle attività considerate essenziali, come l’industria alimentare e la farmaceutica, hanno continuato a produrre, mentre quelle del vetro piano sono state costrette a fermarsi, con conseguenze drammatiche dal punto di vista economico e sociale. Un danno ancora maggiore rispetto alle imprese di altri comparti per la necessità di tenere comunque accesi i forni, operazione che ha comportato dei costi non indifferenti. Il rinnovo del contratto, che pone le basi per il rilancio del settore, si inserisce nel solco dei risultati raggiunti insieme da sindacati e Assovetro. Tra gli ultimi ricordo l’avviso comune, l’Accordo di programma per la ripartenza dell’industria del vetro, la lettera al governo: si tratta di iniziative che sono il frutto di una solida e lunga tradizione di dialogo sociale. Anche in questo caso la condivisione, la partecipazione il confronto, il senso di responsabilità hanno contribuito a mettere in piedi un consolidato sistema di relazioni industriali a tutto vantaggio dello sviluppo del settore, della competitività delle imprese, della dignità e della crescita dei lavoratori.