Le banche creditrici di Risanamento hanno firmato il piano di salvataggio del gruppo immobiliare che passa attraverso un aumento di capitale da 150 milioni di euro e un prestito convertendo da 350 milioni. Lo riferiscono fonti finanziarie mentre è in corso una riunione al vertice presso lo studio Lombardi Molinari cui partecipano fra gli altri il presidente della società immobiliare, Vincenzo Mariconda, e l'azionista di riferimento Luigi Zunino. Il piano, redatto ai sensi dell'art 182 bis della legge fallimentare, sarà consegnato alla Consob, che deciderà sull'eventuale esonero delle banche dall'opa obbligatoria.Il piano è stato firmato da Intesa Sanpaolo, Banco Popolare, Unicredit, Bpm e Monte dei Paschi di Siena che si sono impegnate pro-quota in una manovra finanziaria da oltre mezzo miliardo di euro, a cui si aggiunge la garanzia al bond Risanamento in scadenza nel 2014. Adesso il piano verrà inviato alla Consob e a stretto giro sarà approvato dal consiglio di amministrazione di Risanamento. Il piano, ai sensi dell'articolo 182 bis della legge fallimentare, prevede il consenso del 60% dei creditori.