"Bisogna trasformare i rischi in opportunità, è questa sfida della leadership". Così il premier Matteo Renzi intervenendo al Forum di Davos e sottolineando come in Italia, oggi, "c'è una finestra e un
periodo di opportunità eccezionale e il ruolo dei politici è
cogliere il momento, carpe diem, quando possiamo scegliere il
futuro". "Abbiamo tanti cittadini
italiani che pensano che il posto dell'Italia non è essere un
museo. Non voglio descrivere il Paese come museo, la cultura è
importante, ma vorrei dire ai miei figli che l'Italia è un
laboratorio di esperimenti" ha detto ancora il premier. "Forse la cosa più importante a livello strutturale è la riforma della credibilità.
Sono state perse tante opportunità perché si è perso
credibilità, perché il governo cambiava continuamente" ha concluso.
Preoccupato per la difficile situazione interna (con la partita doppia su Italicum e Quirinale caratterizzata dalla fronda interna del Pd) in Svizzera Renzi rilancia il suo progetto di cambiamento per un'Italia che può e deve farcela. "Con questa riforma della legge elettorale l'Italia "avrà un leader per 5 anni",l'Italicum "dà una leadership chiara e stabilità. Dobbiamo creare le condizioni perché sia chiaro il vincitore" sentenzia Renzi.
C'è tanto business nella girandola di
incontri a Davos. In mattina vedrà il ceo di Bank of
America, Brian Moynihan, il ceo di Royal Dutch Shell Ben Van
Beurden, il ceo di At&t Randall Stephenson, il ceo di Ubs Sergio
Ermotti e il chair dell'azienda farmaceutica Merck, Karl Ludwig
Kley. Nel primo pomeriggio avrà un incontro con Lakshmi Mittal e con
il Coo di Facebook Sheryl Sandberg. Prevista poi la
partecipazione al Business Interaction Group in Italy con
imprenditori stranieri ed italiani (tra questi ultimi,
Marcegaglia, Illy, Alessandri, Colao, Messina, Starace e
Merloni) all'International Media Council che vedrà riuniti
editori da tutto il mondo. E, prima di lasciare Davos, Renzi
incontrerà, con il presidente del Coni Malagò, il presidente del
Cio Thomas Bach in un vertice in cui si parlerà della
candidatura italiana alle Olimpiadi del 2024. Prima di lasciare la località svizzera, vedrà anche il presidente e Ceo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, mentre a margine dei bilaterali di questa mattina Renzi si è
intrattenuto per un caloroso e rapido scambio di battute con
l'ex premier britannico Gordon Brown che gli ha sottolineato
come nei confronti del premier italiano ci siano grandi
attese.