Disoccupazione in aumento, consumi in calo e Pil a picco quest'anno ma in controtendenza per il 2010. E' alquanto fosca la radiografia dell'economia italia tratteggiata dal rapporto annuale dell'Isae per il 2009. Il tasso di disoccupazione in Italia aumenterà al 9,3% nel 2010, dal 7,9% di quest'anno e dal 6,7% registrato nel 2008. Secondo l'Isae, il forte ricorso alla CIG e alle forme di lavoro part-time contribuiranno ad «attutire l'impatto della crisi sui posti di lavoro effettivamente persi dando invece luogo a una più rilevante flessione del monte ore lavorate». In particolare, l'Isae prevede che, nella media del 2009, a fronte di un calo complessivo delle unità di lavoro equivalenti a tempo pieno del 2,7% (pari a circa 664 mila unità in meno rispetto al 2008), il numero di persone occupate fletterà dell'1,3% (circa 300 mila posti di lavoro in meno).Secondo l'Istituto di studi e analisi economica, per gli effetti di trascinamento e i ritardi con cui il ciclo si riflette sul mercato del lavoro, la flessione dell'input di lavoro proseguirebbe nel prossimo anno, anche se forse in misura meno marcata rispetto a quest'anno (-0,8%).
Si consuma di meno. Consumi in calo del 2,2% nel 2009 e «quasi stagnanti, nel 2010 che registrerebbe solo un +01,%». La previsione dell'Isae nel suo tradizionale rapporto sull'economiaitaliana che registra anche come «il reddito disponibile delle famiglie verrebbe penalizzato dalle meno favorevoli condizioni del mercato del lavoro». Ma le misure di bilancio a favore delle fasce più deboli, dice ancora l'istituto di piazza Indipendenza «consentirebbero di attenuare il peggioramento».
Pil giù quest'anno per poi riprendere quota. Il Pil italiano scenderà del 5,3% quest'anno per poi risalire dello 0,2% il prossimo. La stima dell'Isae afferma che «la fase peggiore del ciclo negativo èalle spalle ma la ripresa dell'Italia avverrà con molta gradualità». La domanda interna è destinata a calare del 3,9% nel 2009 prima di risalire dello 0,3 nel 2010. Durante l'anno in corso continueranno a scendere gli investimenti (-2,4%) e i consumi (-1,2%), mentre il 2010 dovrebbe aprirsi con un modestorecupero, quantificato in un +0,1% delle due voci. Negativa anche la previsione del saldo commerciale verso l'estero: -1,3% quest'anno e invariato il prossimo a causa della domanda internazionale ancora stagnante.