La Lombardia è la regione più virtuosa in Italia nell'economia "verde"con 77.691 imprese, in valore assoluto, che effettuano investimenti in tecnologie verdi per ridurre l'impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2. Dal numero uno degli imprenditori lombardi arriva un appello a Palazzo Chigi per «una cabina di confronto tra governo e industrie finalizzata a definire le priorità strategiche del futuro» in favore della sostenibilità ambientale. Tornando ai dati, secondo il focus regionale del Rapporto Greenitaly 2019 della Fondazione Symbola e Unioncamere, la Lombardia conquista il podio anche sul fronte dell'occupazione con 137mila lavori green, ovvero, quelle attività che contribuiscono in maniera incisiva a preservare la qualità ambientale. Un primato nazionale che vanta anche Milano, con
74.062 mila attivazioni di contratti a green jobs previste a livello provinciale (14,2% del totale nazionale). Il capoluogo lombardo è inoltre il più virtuoso della regione e del Paese per numero di aziende green in valore assoluto (21.547), seguita, a livello regionale, da Brescia (10.201), Bergamo (8.095), Monza e Brianza (5.932), Varese (5.867).

Questi dati dimostrano come «in Italia la rivoluzione della sostenibilità ambientale nasce dal basso, perché sono le imprese ad adottarla con convinzione», sostiene il presidente di Assolombarda Carlo Bonomi, che richiama il governo su provvedimenti come la plastic tax, ritenendo che «serva solo a fare gettito». Per questo le «premesse non sono buone» per un confronto e «la politica appare divisa e piegata su meri interessi elettorali - attacca Bonomi -, lontani anni luce dalla consapevolezza della posta in gioco. Noi continueremo con rafforzata convinzione a credere e investire nella sostenibilità e lo faremo senza aspettare la politica». In quest'ottica, il numero uno degli industriali lombardi ha firmato il Manifesto per il clima della Fondazione Symbola, che da ottobre ha superato le mille firme. Questo manifesto dimostra che «c'è un'idea di Italia che può dare una risposta ai governi che sono più indietro» nella lotta ai cambiamenti climatici. Questa infatti è «una proposta che mette assieme i leader dell'economia italiana con pezzi importanti della società, della cultura e dell'economia attorno a un'idea di risposta alla crisi climatica che rende più forte l'economia, rendendola a misura d'uomo».