«La manovra presentata dal Governo al Paese lascia pesanti insoddisfazioni e grandi preoccupazioni nelle famiglie italiane: infatti la parola "famiglia" appare totalmente assente come determinante di equità e come destinatario di attenzioni: anzi, quando ci sono riferimenti alla famiglia sembrano più minacce che sostegni (come nel caso dei tagli lineari alle agevolazioni fiscali di welfare)». È deluso Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari. Ancora una volta la famiglia come risorsa sociale è stata la grande dimenticata dai signori del Palazzo.
Perché il giudizio del Forum è così duro?Perché dimentica che non c’è equità se non si tiene conto dei carichi familiari: così, anche provvedimenti potenzialmente virtuosi, come il contributo di solidarietà per i redditi superiori ai 90mila euro, perdono il loro significato. C’è infatti una grande differenza, se il reddito riguarda una coppia o una famiglia con quattro figli, anche a livello di 90mila euro. In nessuna delle misure c’è attenzione a questo.
Eppure era stato lo stesso governo alla Conferenza sulla famiglia di novembre 2010 a parlare di "fattore famiglia".Certo, per non parlare del programma elettorale della maggioranza oggi alla guida del Paese. L’impegno dell’esecutivo a favore della famiglia pareva prioritario. Purtroppo solo a parole!
Sostengono che in tempi di crisi le priorità sarebbero altre...Inaccettabile. Ma chi paga la crisi, se non le famiglie? E soprattutto di fronte a questa manovra? E soprattutto in un Paese che ha una delle percentuali più alte di minori che vivono in famiglie sotto la soglia di povertà, per il solo fatto di vivere in famiglie con tre o più figli?Ci spiace, infine, che nell’ampio e frenetico dibattito di questi giorni di agosto tra partiti, forze politiche, forze sociali, opinionisti ed esperti sui vari media, ben pochi abbiano sottolineato la necessità di investire sulla famiglia, o comunque di proteggere le famiglie con figli.
In questo colpevole silenzio non c’è proprio nessuno che si salva?Credo che da parte nostra meriti un esplicito apprezzamento Pierferdinando Casini, che ha richiamato la dimensione familiare come esigenza irrinunciabile di diverse misure, nel dibattito delle commissioni parlamentari dell’11 agosto. Non si prenda questa come una dichiarazione di voto, ma come il giusto riconoscimento a chi, nel povero e già rattrappito dibattito politico cui abbiamo assistito, ha avuto il coraggio - e la coerenza - di rappresentare la voce di un attore sociale che stenta a far sentire la propria voce: le famiglie.
E tra le misure della manovra c’è qualche aspetto che merita una valutazione positiva?Bene le privatizzazioni, bene le misure di contrasto all’evasione, bene il taglio netto delle spese per la politica e per la pubblica amministrazione, bene anche la richiesta di maggiori sacrifici ai redditi più alti, ma...
Ma il Forum comunque mastica amaro.Sì, mi chiedo: a quando protezione e investimento nei confronti chi davvero tiene insieme l’Italia, cioè le famiglie?