venerdì 11 novembre 2011
Differenziale Btp-Bund sotto i 460 punti, banche in grande spolvero, rialzi dopo le trimestrali: si chiude con una seduta di forti guadagni la tormentata settimana della Borsa di Milano. La Consob proroga il divieto di vendite allo scoperto.
Quell'assalto sospetto ai Buoni del Tesoro sulla scia di sir Francis Drake
COMMENTA E CONDIVIDI
Spread Btp-Bund in caduta sotto i 460 punti, banche in grande spolvero, rialzi dopo le trimestrali: si chiude con una seduta di forti guadagni la tormentata settimana di Piazza Affari. Il Ftse Mib balza del 3,68% a 15.778 punti, sui massimi di giornata, e l'All Share segna +3,36% a 16.532 punti. Milano, complici le attese per la situazione politica dopo il via libera del Senato al ddl stabilità, svetta in Europa al termine di una seduta in continuo miglioramento; procede in deciso rialzo anche Wall Street.Sul paniere principale corrono le banche, che beneficiano dell'allentarsi della tensione sui titoli di Stato; bene, in particolare, Bpm all'ultimo giorno di contrattazione dei diritti sull'aumento di capitale. Brillante Telecom dopo una trimestrale positiva; rialzi sull'intero Ftse Mib, dagli energetici al lusso agli industriali. In evidenza Impregilo dopo la firma di un nuovo contratto sulla tratta ad alta velocità Milano-Genova. In calo il volume degli scambi, scesi a 2,1 miliardi di controvalore.CONSOB, PROROGATO IL DIVIETO DI VENDITE ALLO SCOPERTOLa Consob ha proprogato fino al 15 gennaio 2012 il provvedimento restrittivo in materia di vendite allo scoperto sui titoli finanziari, adottato lo scorso 12 agosto e successivamente prorogato fino alla data odierna. Lo ha comunicato l'Autorità di controllo della Borsa in una nota, in cui si legge che «resta quindi in vigore il divieto di assumere o incrementare le posizioni nette corte sui titoli azionari del settore bancario-assicurativo». La Consob ha poi deciso di proibire dal 1 dicembre le vendite allo scoperto cosiddette "nude", «quelle non assistite dalla disponibilità dei titoli al momento dell'ordine»; il nuovo divieto vale per «tutte le azioni quotate sui mercati regolamentati italiani indipendentemente da dove sono negoziate». Prorogati inoltre gli obblighi di comunicazione delle posizioni ribassiste rilevanti su tutte le società quotate in Italia.«Le misure sono state adottate alla luce dell'attuale situazione dei mercati finanziari, caratterizzata da forte volatilità; potranno essere modificate o revocate secondo le condizioni di mercato e, per quanto possibile, in accordo con le altre autorità europee che hanno adottato analoghe misure», prosegue la nota.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: