In caso di distacco transnazionale, a partire dal 26 dicembre, diventa obbligatorio l’invio della comunicazione preventiva di distacco dei lavoratori in Italia da parte delle aziende straniere. Sono soggetti a questo adempimento le imprese stabilite in altri Stati membri o in uno Stato terzo/extra Ue e le agenzie di somministrazione stabilite in un altro Stato membro che distaccano lavoratori in Italia. Le modalità operative con cui deve essere trasmessa sono contenute nel decreto ministeriale del 10 agosto 2016. Con la circolare n. 3/2016 si forniscono maggiori chiarimenti sulla compilazione dei diversi campi e le modalità provvisorie previste per il cabotaggio nel settore dei trasporti.
La comunicazione deve essere trasmessa, in via telematica, tramite il modello Uni_Distacco_Ue entro le ore 24 del giorno precedente l’inizio del periodo di distacco. Ogni successiva variazione dovrà avvenire tramite la medesima procedura informatica entro cinque giorni dal verificarsi dell’evento modificativo. Per una maggiore semplificazione degli adempimenti in capo alle aziende distaccanti, la comunicazione può essere unica per tutti i lavoratori coinvolti nel distacco, anche laddove la durata ed il luogo di lavoro siano diversi.
Obiettivo fondamentale della normativa è contrastare il fenomeno del distacco abusivo, garantendo il rispetto di un appropriato livello di protezione dei diritti dei lavoratori distaccati per quanto riguarda l'impiego, la remunerazione e le altre condizioni di lavoro. A tal fine, le misure di contrasto sono accompagnate dalla previsione di un regime sanzionatorio nei confronti dei datori di lavoro che non rispettano i nuovi obblighi di legge.
Per i lavoratori e i datori di lavoro italiani e stranieri è inoltre disponibile - all’indirizzo www.distaccoue.lavoro.gov.it - un sito informativo dove possono trovare informazioni sulla normativa italiana che regola i distacchi transnazionali ai sensi del Decreto Legislativo 136/2016 che ha recepito le disposizioni contenute nella direttiva 2014/67/Ue.
Il testo integrale della circolare e l’allegato sono disponibili sul sito del ministero, nella sezione “Normativa”