Quattordicesima in arrivo ai pensionati 64enni. A luglio, infatti, l’Inps erogherà la cosiddetta “somma aggiuntiva”, variabile da 336 a 655 euro, ai pensionati che, entro la fine dell’anno spegneranno almeno 64 candeline e che, da pensionati, intascano un assegno mensile lordo fino a 1.026 euro. La quattordicesima è erogata d’ufficio con la rata di pensione di luglio a quanti perfezionano il requisito d’età (64 anni almeno) entro il 30 giugno; sarà erogata con la rata di pensione di dicembre, invece, a coloro che il requisito d’età lo perfezioneranno nel corso del secondo semestre di quest’anno o che, durante quest’anno, si mettono a riposo. Chi non dovesse riceverla, ma ritiene comunque di avervi diritto, può farne domanda all’Inps, on line, o può rivolgersi a un Patronato per ricevere assistenza.
Potenziali beneficiari sono i titolari di pensioni ex dipendenti ed ex autonomi che non hanno redditi personali (non si valuta il reddito dell’eventuale coniuge) superiori a certi limiti. La quattordicesima non costituisce reddito
né ai fini fiscali né ai fini della corresponsione di altre prestazioni previdenziali e assistenziali. Attualmente (da un paio d’anni) sono previste due discipline:
1. pensionati poveri: quelli, cioè, che hanno un reddito lordo annuale fino a 10.003,69 euro, ossia fino a 1,5 volte il minimo Inps, cioè circa 770 euro al mese;
2. pensionati ricchi: la seconda a quelli che hanno un reddito lordo annuale superiore al predetto importo ma non a 13.338,26 euro, ossia fino a due volte il minimo Inps, cioè poco meno di 1.026 euro mensili.
L’importo della quattordicesima non è unico ma differenziato in base agli anni di contributi versati per ottenere la pensione.
I pensionati destinatari della prima disciplina hanno diritto a una quattordicesima di questi importi, variabili in funzione degli anni di contribuzione posseduti:
• 437,00 euro nel caso di pensionati ex dipendenti che hanno fino a 15 anni di contributi versati e nel caso di pensionati ex lavoratori autonomi che hanno fino a 18 anni di contributi versati;
• 546,00 euro nel caso di pensionati ex dipendenti che hanno più di 15 e fino a 25 anni di contributi versati e nel caso di pensionati ex lavoratori autonomi che hanno più di 18 e fino a 28 anni di contributi versati;
• 655,00 euro nel caso pensionati ex dipendenti che hanno oltre 25 anni di contributi versati e nel caso pensionati ex lavoratori autonomi che hanno oltre 28 anni di contributi versati.
I pensionati destinatari della seconda disciplina hanno diritto a una quattordicesima di questi importi, variabili anche in questo caso in funzione degli anni di contribuzione posseduti:
• 336,00 euro nel caso di pensionati ex lavoratori dipendenti che hanno fino a 15 anni di contributi versati e nel caso di pensionati ex lavoratori autonomi che hanno fino a 18 anni di contributi versati;
• 420,00 euro nel caso di pensionati ex lavoratori dipendenti che hanno più di 15 e fino a 25 anni di contributi versati e nel caso di pensionati ex lavoratori autonomi che hanno più di 18 e fino a 28 anni di contributi versati;
• 504,00 euro nel caso pensionati ex lavoratori dipendenti che hanno oltre 25 anni di contributi versati e nel caso pensionati ex lavoratori autonomi che hanno oltre 28 anni di contributi versati.
Nell’ipotesi di compimento dei 64 anni nel corso dell’anno,
la quattordicesima viene erogata in misura rapportata ai mesi successivi al compimento dei 64 anni d’età. Così, per fare un esempio, il pensionato nato il 5 agosto 1955 con 28 anni di contributi di lavoro dipendente, invece di percepire l’intero importo di 504 di quattordicesima euro percepirà solo i 4/12 della somma, vale a dire 168,00 euro relativa ai mesi da settembre a dicembre.
A luglio l’Inps erogherà la cosiddetta “somma aggiuntiva”, variabile da 336 a 655 euro
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