I centri commerciali sono volani «di occupazione e di crescita economica per il Paese», per questo, ci deve essere «una nuova sensibilità da parte della politica», che deve «dare risposte ad un mondo velocissimo che cambia rapidamente ogni giorno». Così il presidente del Consiglio nazionale dei centri commerciali (Cncc), Massimo Moretti, in occasione del Christmas meeting, consueto appuntamento annuale di settore organizzato, che ha visto la partecipazione degli esperti del settore, insieme a rappresentanti del mondo della politica.
«Nel 2016 ci sono stati 300mila metri quadrati di nuovo sviluppo di centri commerciali e sono stati investiti tra i 100 e i 200mila euro per costruire ciascun centro. Questo ha portato un aumento dell'occupazione, con almeno mille assunzioni per ciascun centro)», spiega Moretti, ricordando che il settore impiega 365mila dipendenti.
La sfida ora è di portare lo shopping center anche all'interno della città perché «i centri commerciali possono riaccendere le luci in tutte le porzioni delle città e rilanciare aree degradate», sottolinea Moretti. A tal proposito, l'associazione dei centri commerciali è in contatto con l'Agenzia del Demanio per studiare interventi sui beni dello Stato da valorizzare, come ad esempio le caserme.
Sul fronte istituzionale, il presidente dell'Osservatorio parlamentare del mercato immobiliare, Vincenzo Gibiino, assicura che «a gennaio verrà depositato un disegno di legge per i centri commerciali» per definire linee guida uniformi tra le diverse realtà territoriali italiane. Dal mondo dei centri commerciali è emersa «l'esigenza di avere una normativa unitaria - spiega Gibiino - che regolamenti in maniera uniforme da Milano a Ragusa le autorizzazioni per le aperture" .