Il nuovo Opel Grandland GSe - Opel Automobile GmbH
C’era una volta la Commodore GS/E, classe di nascita 1970 e un propulsore da 2.5 litri. C’era anche, successivamente, una Monza GS/E classe 1983, a sua volta spinta da un propulsore di 3.0 litri. Espressioni di fascia alta e potenza in chiave tedesca, modelli presenti nei capitoli di storia dell’auto. GS/E è una sigla importante per Opel, una storia che oggi torna alla ribalta ma in chiave moderna con la Grandland: moderna ma differente perché stavolta l’acronimo GSe si traduce in Grand Sport electric, a sottolineare l’evoluzione della mobilità e la nuova attitudine del marchio tedesco, pronto a allargare le sue proposte a 15 modelli elettrificati nel 2023 e offrire una versione con la spina di ogni modello in gamma nel 2024.
Come si cambia. Pronti, via e si cambia dicono in Opel, ma quel che non cambia è la forza della tradizione che si compone in alcuni concetti fondamentali: la “germanicità” perché la Grandland GSe è disegnata, ingegnerizzata e prodotta in Germania: "Il rinnovamento della famiglia GSe parte dalle radici, Opel da Cold diventa Cool, è il messaggio sintetizzato dalle parole di Federico Scopelliti, direttore brand Opel per l’Italia. "Il cambiamento si fonda su tre i pilastri innovativi: Detox, per coinvolgere il cliente e condividere tra sito web, offerte semplificate e approcci sempre più semplici e chiari. Quindi Brand perché cambia il modo di presentarci, ricordando i punti di forza della nostra storia, la forza della qualità costruttiva e l’affidabilità, un linguaggio più moderno e la condivisione di valori specifici. Infine Greenovation, la sostenibilità come impegno perché vogliamo essere i primi del nostro Gruppo a guidare la trasformazione, i primi carbon neutral".
Prestazioni. "Essere tedeschi, ci differenzia e ci identifica all’interno di una forza come Stellantis ma anche al cospetto del mondo dell’auto", è il passaggio successivo. E Opel Grandland GSe è una proposta di fascia alta legata alla motricità dei giorni a venire, offrendo performance elettrizzante, una eccellente dinamica di guida, ma anche passione e sostenibilità. In tempi di crisi la scelta si è orientata verso un elettrico più tecnico, per offrire spinta e qualcosa in più senza andare a cadere nella sportività estrema. Dunque, niente alettoni, no ai cavalli in più, niente stranezze ma un ibrido Plug-in con un sistema in grado di offrire 300 CV di potenza e una coppia di 520 Nm. Il sistema unisce un motore termico, un benzina 1.6 litri turbo da 200 CV e due motori elettrici, uno per asse, il primo da 110 CV (81,2 kWh) e quello posteriore da 113 CV (83 kWh), per offrire elevate prestazioni (235 km/h di punta, e fino a 135 km/h in modalità elettrica), efficienza (consumi certificati nel ciclo WLTP di 1,2 l/100 km, con emissioni di CO2 pari a 28-27 g/km) e il vantaggio delle quattro ruote motrici. Batteria agli ioni di litio da 14,2 kWh. L’autonomia è di 65 km, ma nel test drive abbiamo avuto la certezza che si può andare oltre grazie al recupero di energia, tra frenata, decelerazione e gestione individuale intelligente. Quello che più attira l’attenzione del mercato è la ricarica: in 2 ore con wallbox da 22 kW, il caricatore di bordo è da 3,7 kW (7,4 kW a richiesta).
Esclusività. Per distinguersi, Opel Grandland GSe ha adottato alcune opzioni che si possono considerare come “esclusiva”: dalla scelta della propulsione elettrificata plug-in hybrid al telaio dinamico speciale, dal design deciso ma semplice a dettagli che attirano un pubblico ampio (tra cui molte donne) come il tetto a contrasto, e ancora elementi in nero e scritta per esteso, cerchi da 19”, interni dedicati con sedili in materiale Alcantara sportivi e certificati da AGR, ente medico scientifico che valuta l’ergonomia delle sedute.
Sicurezza. Opel utilizza al meglio le disponibilità del Gruppo Stellantis. Di conseguenza sul piano della sicurezza attiva si viaggia col livello 2 degli ADAS, il più avanzato secondo le normative: di serie il rilevamento di rischio incidente, con la frenata attiva d’emergenza, il rilevamento ostacoli e pedoni o bici, il controllo della carreggiata, il riconoscimento dei segnali stradali, l’allerta stanchezza, il cruise control, il controllo dell’angolo cieco. La connessione è d’avanguardia, telecamera posteriore e sistema Multimedia Navi Pro compatibile, schermo a colori da 10” per l’infotainment principale, display da 12” per le info e la navigazione con una visione più diretta allo sguardo. Da seguire la schermata con il rendimento dei tre motori.
La prova. Il test focalizza le scelte “esclusive”. L’impatto è più che piacevole, aderenza e stabilità direzionale sono di livello elevato, sterzo, sospensioni e freni hanno tempi di reazione ancor più rapidi e diretti: la tecnologia KONI FSD ha livelli di ammortizzazione diversi a seconda della situazione (una valvola aumenta il flusso dell’olio per cambiare i valori di rigidità) e offre una maneggevolezza più precisa e comfort notevole. La dimensione c’è, ma sorprendono l’agilità, la sportività di un’auto che considerare da famiglia è riduttivo, la sicurezza in curva, la regolazione del volante, più… diretto. Si può viaggiare bene e oculatamente in elettrico, ma anche e soprattutto sfruttare la trazione a quattro ruote motrici in pura modalità zero emissioni. Con la funzione e-Save si può inoltre gestire la carica della batteria, magari riservandola per i tratti urbani, aggiungendo poi l’energia prodotta dall’unità tradizionale termica.
Il prezzo. Tutto questo porta alla fine un listino che parte da 55 mila euro. La scelta è di offrire una versione mirata e completa di dotazioni. La Opel Grandland GSe è già ordinabile in concessionaria.