Frenata finale per Piazza Affari che, dopo una giornata di forti rialzi con gli indici arrivati a guadagnare fino al 3%, chiude sui minimi: il Ftse Mib segna +0,74% a 15.664 punti e l'All Share +0,57% a 16.474. Le attese sono concentrate sulle evoluzioni del governo, con il mercato che ha registrato il cambio di passo subito dopo il voto alla Camera. Nel frattempo è tornato a impennarsi lo spread, salito fino a 497 punti base. A Milano chiusura positiva per buona parte delle banche, con Intesa Sanpaolo in evidenza dopo la pubblicazione dei conti. In deciso calo, in controtendenza, Mediaset (-2.94%). Contrastati gli energetici, bene il lusso, prevalenza di ribassi in campo industriale. Cala a 1,9 miliardi di euro il controvalore giornaliero degli scambi.
L'UE ALL'ITALIA: SERVONO MISURE AGGIUNTIVEPer il raggiungere gli obiettivi fissati dall'Italia in materia di finanza pubblica per il 2012 e il 2013 "saranno necessarie misure aggiuntive". È quanto si legge nel "questionario" inviato da Bruxelles a Roma. "Stimiamo che nel contesto dell'attuale situazione economica - si legge nel documento - la programmata strategia di bilancio non assicura il raggiungimento del pareggio di bilancio nel 2013». Quindi, scrive Bruxelles, "misure aggiuntive saranno necessarie per raggiungere gli obiettivi fissati per il 2012 e il 2013". La Commissione chiede quindi se il governo ha già preparato gli interventi da adottare e, in caso affermativo, di conoscere di che tipo di misure si tratta.
MARCEGAGLIA: ITALIA NON SI MERITA QUESTA SITUAZIONE"L'Italia non merita di stare in una situazione di questo tipo. Non siamo nè la Grecia né la Spagna. Non meritiamo di essere presi in giro dai primi ministri di altri Paesi". È un passaggio dell'intervento del presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, all'inaugurazione del Salone del motociclo alla Fiera di Rho. Marcegaglia pone l'accento tanto sulla vitalità degli imprenditori quanto sulle difficoltà dell'Italia che non si potrà risollevare se non con serie riforme "e decisioni chiare ed evidenti". "L'impresa italiana - ha aggiunto - non può stare in uan situazione in cui la nostra competitività cala. Noi siamo pronti a collaborare ma vogliamo un Paese capace di mantenere le promesse fatte all'Unione Europea, che torni ad essere un Paese forte, non sfiduciato dai mercati e dalle istituzioni internazionali".Lo spread attuale comporta "una restrizione del credito enorme, che già è in corso. Significa scarsa credibilità, molto scarsa sui mercati". A chi chiede se nell'attuale situazione comprerebbe dei titoli di Stato il presidente di Confindustria replica che li acquisterebbe ma ad una condizione: li comprerei però allo stesso tempo richiedo che le riforme che abbiamo promesso vengano fatte".