«C'è l'impegno comune a concludere approvazione prima della scadenza del decreto emanato il 13 agosto». Così
Giorgio Napolitano, presidente della Repubblica, nel suo intervento
Europa e 150° anniversario dell'Unità d'Italia in videocollegamento dal Quirinale, al workshop Ambrosetti. «Ora e nel prossimo futuro c'è bisogno della certezza degli interventi, altrimenti torneranno antiche diffidenze sul nostro Paese», aggiunge Napolitano.L'Italia ha fatto «scelte coraggiose come la rinuncia all'autorità monetaria» e l'ingresso nel'euro secondo il presidente della Repubblica. Ma altre scelte sono «mancate». Ad esempio - ha rilevato - «si è ritardato ed esitato ad affrontare il vincolo che doveva essere allentato e sciolto dell'indebitamento pubblico». La conseguenza - ha quindi sostenuto il capo dello Stato - è che «nei dieci anni dall'ingresso dell'euro» si è sentito questo peso.«Più in generale l'Italia, dopo aver dato un forte contributo all'ideazione della moneta pubblica, del Trattato di Maastricht e alle decisioni politiche che hanno portato alla nascita dell'euro - ha proseguito Napolitano - non ha tratto le conseguenze necessarie di adeguamento del suo sistema economico e anche istituzionale a questa nuova realtà».Napolitano ha poi rassicurato la Bce: «Nessuno, nemmeno l'opposizione, mette in dubbio l'obiettivo del pareggio di bilancio. C'è una forte divergenza - ha ammesso il capo dello Stato - sui mezzi per raggiungerlo, sulle misure più efficaci e più giuste». Ed è per questo che fino al voto Napolitano inviterà al confronto: «Fino al voto in Parlamento - ha sottolineato - non farò altro che richiamare tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione anche a un maggior confronto fra loro per confermare l'obiettivo». Nessun ribaltone in vista, comunque: "Finchè c'è un governo che ha la fiducia del Parlamento, comunque agisca, io non posso sovrappormi non solo di fatto, ma nemmeno con l'idea di un governo diverso".Il presidente della Repubblica ha poi ringraziato Trichet per quanto l'Eurotower ha fatto «nelle ultime settimane». Il capo dello Stato, prima di rispondere ad una domanda di Trichet sul rispetto degli impegni che l'Italia si è assunta, ha fatto un inciso, parlando in francese, lingua madre di Trichet, che gli aveva posto la domanda in inglese. «Desidero esprimere - ha detto Napolitano - le ragioni particolare di gratitudine dell'Italia per quanto avete fatto nelle ultime settimane. Credo che sia chiaro il mio riferimento». La Bce ha iniziato quest'estate ad acquistare titoli di Stato italiani, dando un contributo decisivo alla riduzione del differenziale tra il rendimento dei Btp italiani e quello dei Bund tedeschi.Le reazioni politiche al discorso presidenziale sono state positive. "Giorgio Napolitano parla con estrema saggezza. Il suo compito è assicurare che l'Italia non perda quel pò di equilibrio che rimane" ha commentato
Rutelli. "Ancora una volta l'appello del Presidente della Repubblica ha un alto significato istituzionale e nell'interesse della Nazione" gli ha fatto eco il ministro
Sacconi.
TRICHET: CONFERMARE I TARGETLe parole di Napolitano sono arrivate dopo quelle di
Trichet, presidente della Bce, che in mattinata aveva messo fretta all'Italia: «La Bce e l'eurosistema, inclusa naturalmente la Banca d'Italia, considerano che le misure annunciate dal governo il 5 di agosto» miranti ad anticipare il pareggio di bilancio per l'Italia al 2013, «sono estremamente importanti per far calare rapidamente il deficit dell'Italia e migliorare la flessibilità dell'economia italiana». «È essenziale - ha proseguito Trichet - che i target annunciati per diminuire il deficit siano pienamente confermati ed implementati. Questo è assolutamente decisivo per consolidare e rinforzare la credibilità della strategia italiana e della sua affidabilità creditizia».
FRATTINI: RISPONDEREMO CON I FATTI"Le preoccupazioni di Trichet troveranno risposta nei fatti". Lo dice il ministro degli Esteri, Franco
Frattini, dopo l'esortazione giunta in mattinata da Trichet. "I fatti - ha detto Frattini a Cernobbio - saranno mantenere i saldi invariati, garantire la parità di bilancio già nel 2013 e certamente garantire la rapida approvazione della manovra". "Insisteremo perchè la Bce continui nella sua saggia politica per supportare gli sforzi di stati come l'Italia e la Spagna - ha aggiunto - Escluderei che la Bce decida di smettere di aiutare in quei termini".