La casa può essere pignorata e poi venduta
dalla banca dopo 18 rate del mutuo non pagate. Inoltre la
valutazione deve essere effettuata da un perito nominato dal
tribunale e affiancato da un esperto di fiducia del mutuatario.
È quanto prevede il nuovo parere delle commissioni Finanze di
Camera e Senato al recepimento della direttiva europea sul
credito, redatto dal Pd e sul quale c'è l'ok del governo. Lo
ha detto il capogruppo democratico a Montecitorio, Ettore
Rosato, nel corso di una conferenza stampa alla Camera.
La clausola di inadempimento sui 18 mesi, e non 7 come
ipotizzato in precedenza,
sarà facoltativa e non si applica ai
contratti in essere.
La scelta delle 18 rate, spiega il relatore alla Camera Giovanni Sanga, "è stata fatta in base alla normativa già esistente, che prevede appunto la possibilità di sospendere per 18 mesi il pagamento delle rate sul mutuo prima casa".
Il parere sarà dato martedì prossimo
dalle commissioni parlamentari, sottolinea
Rosato. Questa è la proposta che sarà "recepita in pieno dal
governo e che verrà fuori nel decreto legislativo", spiega
ricordando che formalmente i pareri delle commissioni sui decreti
legislativi non sono vincolanti per l'escutivo.
Nei giorni scorsi si era parlato di 7 rate non pagate, sufficienti a far passa di mano l'abitazione, dal proprietario alla banca. "È un
equivoco- ha detto l'altro relatore Michele Pelillo- causato dalla confusione sulle norme che non riguardano questo decreto".
Tornando ai contenuti del parere che poi
entreranno nel decreto legislativo, si specifica che la non retroattività
riguarda anche i mutui oggetto di surroga e che
la clausola di
inadempimento è facoltativa e la banca non può obbligare il
cittadino a sottoscriverla.
In caso di morosità di almeno 18
mesi la casa può essere messa in vendita solo con uno specifico
atto di disposizione dell'immobile da parte del consumatore;
viene confermato il divieto al "patto commissorio" e disciplinato
per legge il "patto marciano". Ossia
la banca può trattenere
dalla vendita della casa solo quanto ancora dovuto ed è
obbligata a restituire al consumatore l'eventuale eccedenza.
In
ogni caso
il trasferimento del bene immobile alla banca comporta
l'estinzione del debito anche se il valore dell'immobile è
inferiore a quello del debito residuo. Si evita la procedura
giudiziaria.
Infine, capitolo valutazione. Il perito viene nominato dal
tribunale; il consumatore deve essere assistito da un esperto di
sua fiducia e su tutta la procedura vigilerà la Banca d'Italia.