L'Imu-Tasi non c'è più ma tutto quello
che ruota attorno alla casa resta sempre un tema incandescente
nel dibattito politico ed economico. Ad accendere la polemica
sono le nuove regole sui mutui previste dalla direttiva Ue,
recepite dal governo e all'esame del Parlamento che, secondo
associazioni dei consumatori e il M5s (ma non solo) darebbero
più potere alle banche a scapito dei consumatori in caso di
mancati o ritardati pagamenti. In particolare dopo sette rate non pagate (anche in maniera non consecutiva) c'è la possibilità per le banche di espriopriare l'immobile ipotecato. Accusa respinta dal ministero
dell'Economia che, sottolinea come il governo aveva
il dovere di recepire la direttiva Ue sui mutui e che il limite delle sette rate era già presente ma nel farlo ha
scelto la soluzione più attenta alla tutela del
consumatore-debitore, inserendo il diritto a vedersi
riconosciuta l'eventuale eccedenza (rispetto al debito non
rimborsato alla banca) dalla vendita dell'immobile.
Con il decreto legislativo del governo sui
mutui ipotecari "non c'è rischio di avere la casa pignorata"
chiarisce il presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, a margine di un
convegno sulle norme sul pignoramento della casa in caso di insolvenza prolungata nel pagamento del mutuo in discussione in commissione Finanze alla Camera.
Il Codacons ha depositato questa mattina un
esposto alla Procura della Repubblica di Roma in merito alla direttiva
europea che l'Italia si appresta a recepire. "Lo scorso anno
3 milioni di famiglie, circa il 12% del totale, ha avuto difficoltà
nel pagamento del mutuo" spiega l'associazione dei consumatori.