Il governo incassa al Senato la fiducia sul decreto milleproroghe con 158 sì, 136 no e 4 astenuti. Il provvedimento che scade il 27 febbraio passa ora all'esame della Camera. Hanno votato a favore Pdl e Lega Nord, contro il Terzo Polo, il Pd e l'Idv e l'Mpa. In dissenso dal gruppo del Fli, Giuseppe Menardi non partecipa al voto di fiducia. Il governo ha formalizzato il maxi-emendamento (è su di esso che si vota la fiducia) che contiene le ultime novità, da un acconto Irpef ai Comuni entro marzo (in attesa del federalismo) a un aiuto fiscale alle banche sui vincoli più stringenti di Basilea3 e al tetto del 50% ai dividendi di Parmalat. Ci sono anche due conferme: per tutto il 2011 sulla riapertura dei termini per i ricorsi dei precari e fino al 30 giugno per far pagare le multe sulle "quote-latte" (protesta Fedagri: è una proroga che «sconcerta») dove, però, le risorse si riducono fortemente, da 30 a 5 milioni.Mai come quest’anno, con il rischio-elezioni alle porte, il "milleproroghe" si è trasformato in un provvedimento carrozzone. È l’opinione anche di Anna Finocchiaro, capogruppo del Pd a Palazzo Madama: «È il sintomo dello smarrimento di questo governo, forse anche il sintomo che sentono la fine vicina». L’aspetto multiforme al testo è accresciuto dalle conferme di molte delle norme introdotte nei giorni scorsi in commissione: dalle possibili tasse che le Regioni potranno decidere per fronteggiare emergenze al balzello di un euro sui biglietti dei cinema (da luglio), dal rifinanziamento della
social card al nuovo stop - fino a ottobre - per le tasse dei terremotati abruzzesi e alla facoltà (voluta dal ministro Tremonti) per le Poste di comprare partecipazioni di controllo nelle banche. Confermata pure la discussa norma sugli incroci tv-giornali, che proroga a fine 2012 il divieto di avere un quotidiano ai «soggetti tv su qualunque piattaforma che conseguono ricavi superiori all’8% dei ricavi del Sic» (cioè come Sky e Telecom). Mentre un’altra novità riguarda la disciplina fiscale dei fondi comuni d’investimento.
Parmalat. Una mini-norma vieta a Parmalat di distribuire più del 50% dell’utile. Di fatto si bloccano le richieste di un extra-dividendo avanzate dai fondi esteri, così l’ad Bondi può difendere il miliardo e 400 milioni accumulato dopo le transazioni con le banche responsabili del crac.
Precari. Si riaprono i termini scaduti il 23 gennaio per tutti i precari con un contratto irregolare scaduto prima di quel giorno. La norma era stata voluta dal Pd, il governo era contrario, ma alla fine l’ha accettata.
Comuni. In attesa di completare la riforma federalista, arriva entro marzo 2011 un acconto sull’Irpef incassata nei vari comuni.
Banche. Per rafforzare il patrimonio, sono trasformate in crediti d’imposta le imposte anticipate iscritte nei bilanci degli istituti, relative a svalutazioni di crediti non ancora dedotti dal reddito imponibile. È durata invece lo spazio di qualche ora una misura che aumentava la soglia dei tassi usurai, presente nelle prime bozze del maxi.
Tasse. Le Regioni alle prese con stati d’emergenza possono aumentare i tributi propri, le addizionali e l’imposta regionale sulla benzina. La Campania, in particolare, potrà rincarare l’addizionale all’accisa dell’energia per far fronte all’emergenza rifiuti.
Torna social card. La carta per gli acquisti e le bollette delle persone bisognose ritorna, ma sarà gestita - per una fase sperimentale di un anno e con 50 milioni di fondi - dagli enti caritativi.
Case-fantasma. È spostata di un mese, dal 31 marzo al 30 aprile, la scadenza per dichiarare al Catasto le case finora ignote. In Campania, invece, sono sospese fino al 31 dicembre le demolizioni delle case abusive, anche in presenza di una sentenza penale.
Condono manifesti. Arriva una nuova sanatoria per le violazioni «ripetute e continuate» delle norme su affissioni e pubblicità di «manifesti politici».
Foglio rosa. Anche per motorini e mini-car potrà essere usato nel periodo fra la prova teorica e quella pratica, con una nuova scadenza al 31 marzo per l’entrata in vigore.
Eugenio Fatigante