giovedì 4 agosto 2011
Per la seconda volta nel 2011 si bloccano le contrattazioni su tutte le piazze per un problema informatico. Piazza Affari parte bene ma poi crolla: l'indice di chiusura viene reso noto solo in serata. Vola lo spread sui Bund tedeschi. Male Wall Street.
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Collegare i ribassi record al tilt informatico che a colpito alcune borse europee è forse dietrologia. Ma certo attorno alle 17 si sono vissuti minuti di panico, quando mezza Europa a pochi minuti dalla chiusure, con gli indici in picchiata, non ha più funzionato nulla. Colpa di un problema degli indici Euronext, ovvero Parigi, Lisbona, Bruxelles e Amsterdam, oltre a New York. Milano lavora con Londra e ha potuto fornire solo con ampio ritardo i dati finali, e con qualche sorpresa. Indice Mib chiuso ufficialmente a -3,23%, l'all share con una chiusura "virtuale" a -3,23%. In serata, dopo il black out, è arrivato il dato drammatico sul valore finale dell'Ftse Mib. L'indice di riferimento della Borsa di Milano ha chiuso oggi in calo del 5,16% a 16.128 punti. Intesa Sanpaolo è calata del 10,35%, peggior risultato del listino, Fiat a -10,03%, Unicredit  a -9,33%). Molto male anche Fiat Industrial (-9,15%), Pirelli (-6,53%) e Exor (-4,9%).Lo spread Btp/Bund torna a volare a quota 390,2 punti, a soli 2,8 punti dal massimo storico di ieri.Francoforte e Londra hanno terminato la seduta in calo rispettivamente del 3,4% e del 3,43%, Parigi e Madrid cedono 3,9% e -3,89%. Non va meglio a New York dove Wall street perde oltre il 2,50%.Lo scivolone di oggi è costato alle principali borse europee circa 173 miliardi di euro.
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