Dopo una serie ininterrotta di cali, anche molto pesanti, il mercato italiano delle autovetture in settembre ha fatto registrare la prima crescita del 2020 con un incremento del 9,54% rispetto allo stesso mese del 2019. Le immatricolazioni di vetture nuove sono state 156.132. Resta però ancora negativo il totale delle auto vendute dall'inizio anno: sono 966.017 nei nove mesi, mezzo milione in meno dell'analogo periodo del 2019, con una flessione del 34,21%. Buono in particolare il risultato di Fca che ha registrato un aumento delle vendite del 17,52%, quasi il doppio del mercato quindi, con 36.979 immatricolazioni.
Dall’inchiesta congiunturale condotta dal Centro Studi Promotor emerge comunque un clima di fiducia dei concessionari molto elevato. Il merito della crescita di settembre è degli incentivi previsti dal Decreto Rilancio, così come è stato modificato dal Parlamento in sede di conversione in legge. Il risultato di settembre avrebbe potuto però essere molto più rilevante se lo stanziamento per gli incentivi non fosse stato rigidamente contingentato in funzione delle emissioni di CO2 al chilometro raggruppate in quattro classi: da 0 a 20 gr/km, da 21 a 60 gr/km, da 61 a 90 gr/km e da 91 a 110 gr/km. Infatti lo stanziamento per la classe di vetture con emissioni da 91 a 110 gr/km, che comprende anche auto con alimentazione a gasolio e a benzina, è risultato il più gradito al pubblico, ma si è esaurito già nella prima metà di settembre con un conseguente rallentamento nella crescita delle immatricolazioni. Le associazioni rappresentative del settore hanno chiesto perciò di far confluire in un unico fondo gli stanziamenti previsti per le quattro classi di emissioni. Questa richiesta potrebbe essere accolta nella conversione in legge del Decreto Agosto, e se così fosse l’ultimo trimestre dell’anno potrebbe essere caratterizzato da incrementi anche più consistenti.