Nel mese di aprile il mercato dell'auto in Italia ha segnato il numero di immatricolazioni più basso dal 1995, secondo i dati del Centro Studi Promotor, e vede una Fiat decisamente debole. Ad aprile le immatricolazioni sono state pari a 157.309 veicoli con un calo del 2,24% rispetto allo stesso mese del 2010. Il gruppo Fiat (che comprende i marchi Fiat, Alfa Romeo e Lancia) ha registrato 45.176 veicoli con un calo annuo dell'8,46%. La quota di mercato si attesta al 28,72% dal 29,34% di marzo.Si tratta del primo mese 2011 che non si confronta con un dato 2010 sostenuto dalla coda degli incentivi e quindi non registra il ribasso a due cifre visto nei mesi scorsi.Il mese di riferimento è però aprile 2010, il primo senza contributi all'acquisto, quindi particolarmente debole. Secondo una nota del Centro Studi Promotor, "questo nuovo calo, anche se di gran lunga più contenuto di quelli dei mesi precedenti, ha colto gli analisti di sorpresa perché ci si attendeva una crescita in quanto il confronto si fa con un aprile 2010 particolarmente debole: si trattava infatti del primo mese dopo la fine dell'effetto incentivi 2009". Il numero delle immatricolazioni "è particolarmente basso", dice il Csp. "Per trovare un valore più depresso occorre tornare indietro di ben quindici anni, cioè risalire al 1995 nel pieno della precedente grande crisi del mercato auto".
LINGOTTO: SU RISULTATI FIAT PESA RIDUZIONE GAMMAI risultati negativi di Fiat Group Automobiles, risentono anche della semplificazione della gamma, con l'uscita di produzione di diversi modelli. Il gruppo prepara nei prossimi mesi il lancio di nuovi modelli, commenta una fonte del Lingotto. "Sui risultati ottenuti da FGA in aprile (soprattutto per quanto riguarda il brand Fiat) contribuisce l'uscita di produzione nei mesi scorsi di alcuni modelli che ad aprile 2010 erano invece presenti in gamma, come per esempio Fiat Croma, Fiat Multipla, Fiat Ulysse, Fiat 600 e Fiat Punto Classic. Le vendite di questi modelli valevano circa 3 punti percentuali di quota", ha detto la fonte.
ORDINI APRILI STABILI A QUOTA 158.000Per quanto riguarda gli ordini raccolti, "lo scambio di dati tra Anfia e Unrae indica una prima stima di 158.000 contratti, sostanzialmente stabile. "Il valore è simile a quello registrato nell'aprile dello scorso anno (160.000), ma va sottolineato che da quando esiste questa rilevazione (1998) non si sono mai registrati per lo stesso mese livelli così bassi", dice una nota Unrae. Per il totale dei quattro mesi, gli ordini sono circa 675.000, in crescita di oltre il 10% rispetto alla debole raccolta del primo quadrimestre dello scorso anno (612.400 unità).
CONCESSIONARI PREOCCUPATILa delicatezza della situazione del mercato automobilistico italiano emerge anche dalla inchiesta congiunturale mensile di aprile condotta dal Centro Studi Promotor da cui risulta che nel mese scorso l'84% dei concessionari valuta su bassi livelli la raccolta di ordini (in febbraio e marzo la percentuale corrispondente era dell'75%), mentre il 52% degli operatori interpellati è pessimista sull'evoluzione della domanda a tre-quattro mesi (contro una percentuale corrispondete del 31% in marzo).Per Federauto, associazione dei concessionari, il dato delle immatricolazioni di aprile "fornisce la prima vera indicazione sull'andamento del mercato del 2011. È in quest'ottica che aprile è pessimo perché, paragonato al bruttissimo aprile dello scorso anno, sostanzialmente ne conferma i numeri", dice in una nota il presidente, Filippo Pavam Bernacchi.