sabato 19 agosto 2023
Il Museo dell'Auto di Torino ha registrato il record di visitatori e dopo decine di eventi si prepara a una nuova stagione ricca di appuntamenti
La Fiat 520 del 1928

La Fiat 520 del 1928 - .

COMMENTA E CONDIVIDI

Se non è il più antico (questione di date e ufficializzazioni) di sicuro è tra i più longevi e tra i primissimi per valore musei dell’auto al mondo, riconosciuti a livello istituzionale, culturale e turistico. Il MAUTO, il Museo dell’Auto di Torino, ha recentemente festeggiato i 90 anni di vita, con una decina di giornate di eventi che dalle porte del sito museale di corso Unità d’Italia, affacciato sul fiume Po, hanno invaso la città toccando siti importanti. Ad ognuno è stata abbinata la preziosa esibizione di un modello raro e significativo, giusto per capire la portata citiamo le dieci vetture di forte impatto, capaci di lasciare il segno in appassionati ma anche curiosi: la Fiat 520 del 1928, auto personale di Virginia Agnelli, moglie di Edoardo fondatore della Juventus, esposta allo Juventus Museum, la 508 Balilla del 1935 sulla mitica Pista del Lingotto dove fu prodotta dal 1932 al 1937 in 113 mila esemplari, l’Alfa Romeo Disco Volante del 1952 alla Reggia di Venaria, la Phoenix II Solare del 1987 alle OGR (Officine Grandi Riparazioni dove si è sviluppata la storia del trasporto ferroviario, la Itala 35/45 HP "Palombella" del 1909 appartenuta alla Regina Margherita nei Giardini di Palazzo Reale, la Pope Waverley Model 36 del 1907 nel Rettorato dell’Università di Torino, il Benz Motor Velocipede del 1898 a Palazzo Birago, la Fiat 130 coupé del 1971 al Teatro Regio, la Itala, modello 61 del 1928 al Museo Storico Reale Mutua, la Austin Mini Cooper S del 1962 di “The Italian Job” a Palazzo Madama. Un patrimonio che, dopo le celebrazioni culminate nella giornata del 19 luglio e accompagnate da tre eventi speciali (la MilleMiglia delle Idee all’Auditorium del Mauto, la Parata di auto storiche in città dal centro città al Lungo Po fino al Mauto e il Concerto dei Solisti del Regio Ensemble), ora rientra all’interno del Mauto ed è ammirabile ogni giorno, a testimoniare come l’auto sia stata un riferimento non soltanto industriale, ma anche culturale e sociale della nostra storia: l’automobile come compagna di vita, espressione o protagonista di conquiste, storiche, sportive, sociali o di costume. Tutto questo al Mauto c’è, anche con un percorso dedicato a chi non può vedere ma legge attraverso le mani o ascolta.

Proprio all’interno del Mauto prosegue la mostra celebrativa che ha avviato questa ricorrenza speciale: “Una storia al futuro”, racconta la vita del museo, dall’intuizione iniziale dei fondatori alle loro prime scelte, dalla raccolta di pezzi rari e unici ai passaggi che hanno cambiato il volto e ampliato l’area della struttura, dalle sedi fino ad oggi. Tutto è nato sotto la supervisione dell’architetto Benedetto Camerana, il presidente, ma soprattutto col lavoro di Mariella Mengozzi, a lungo direttrice, la donna che ha contribuito allo sviluppo e al dimensionamento più ampio del Mauto, recentemente mancata dopo aver lavorato fino all’ultimo dei suoi giorni.

Nei giorni della celebrazione il presidente Camerana ha ufficializzato la nomina di Lorenza Bravetta come nuova direttrice "alla quale rivolgo gli auguri per la continuazione della recente crescita e il rilancio nella nuova strategia multiculturale che preannuncia un lavoro molto intenso". Un ponte sul futuro che si apre "lavorando al prossimo grande progetto espositivo dedicato al futuro della mobilità: More To Come!". A settembre il progetto avrà contorni più specifici, giusto una sosta estiva dopo il grande successo celebrativo, confermato dai numeri: oltre 30 eventi organizzati dai 25 enti coinvolti, circa 10.000 visitatori al Museo (l’affluenza media dello stesso periodo di un anno fa era intorno ai 5.900), 52 relatori alla rassegna di appuntamenti diffusi in città e nella giornata del 19 luglio che ha registrato 1.069 partecipanti alle conferenze tematiche e al concerto serale al Museo.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: