Terrorizzati dall’esame di maturità. Il 65% degli studenti del quinto anno delle diverse scuole italiane vive così il vicino esame. Più sereno, invece, il 35% dei ragazzi che, pur non sentendosi 'pronti', dichiarano di vivere con tranquillità l’appuntamento. Lo rivela un’indagine pubblicata sulla
Guida alla Maturità che sarà presentata
mercoledì 25 maggio, alle ore 15.30, in diretta sul canale Facebook de
Il Corriere dell’Università. L’indagine, realizzata dalla Fondazione Italia Orienta su un campione di circa 500 maturandi, rivela anche che la prova che preoccupa di più è quella orale, con oltre il 37% dei ragazzi che teme la scena muta di fronte alla commissione d'esame. Spaventa di meno, invece, la sindrome da 'foglio bianco', con circa il 30% in ansia soprattutto per la terza prova, seguito da un 20% che continua a pensare alla seconda prova come uno scoglio difficile da superare. Matematica, fisica, latino e greco sono le materie che la rendono particolarmente ostica. La prova preferita rimane la prima, sia per la varietà dei possibili argomenti sia per la convinzione - da sempre diffusa - che 'qualcosa si riuscirà a scrivere'. Nella
Guida alla Maturità, giunta alla XX edizione e distribuita gratuitamente nelle scuole italiane, anche molti consigli su come affrontare le diverse prove, interviste a medici e psicologi per cercare di combattere l’ansia e una sezione dedicata al post diploma: dal viaggio formativo ai lavori estivi, senza dimenticare il colloquio di lavoro e i primi stage. A incoraggiare i ragazzi anche gli interventi del cantante
Rocco Hunt, della tuffatrice
Tania Cagnotto e della presentatrice
Lodovica Comello che raccontano la loro maturità. "Ero tesissima al mio esame, più che alle Olimpiadi", rivela scherzando, ma non troppo, la campionessa altoatesina reduce da tre ori e 1 argento agli Europei di Londra. Il consiglio di Rocco Hunt è invece "di concentrarsi sulle proprie passioni e di spostarsi, viaggiare, muoversi”. Il protagonista del tormentone di Sanremo
Wake Up è anche sulla prima pagina della
Guida con il suo mantra, che per l’occasione diventa "Wake Up Maturità”. "Siamo stati i primi a inventarci uno strumento di questo tipo per gli studenti e dopo 21 anni siamo ancora qui, con 48 pagine di contenuti aggiornati e al passo con le esigenze dei ragazzi di oggi. La conferenza stampa in diretta streaming va proprio in questa direzione", spiega
Mariano Berriola, presidente della Fondazione Italia Orienta ed editore della
Guida alla Maturità.La conferma che l’orale è la prova più temuta dai maturandi arriva anche
dall’indagine condotta dalla redazione di Studenti.it. Quando, da soli davanti alla commissione, devono mantenere il sangue freddo, esporre la tesina e rispondere alle domande dei professori i candidati temono di fallire. È l’ultima prova, ma anche quella più emotiva, quella in cui, anche se sai tutto, rischi di fare scena muta. All’indagine hanno partecipato più di 3.500 maturandi. Dopo il colloquio, la prova che gli studenti abolirebbero è il temuto quizzone, il terzo scritto diverso per ogni scuola che coinvolge più materie. Segue il secondo scritto, specifico per ogni indirizzo di studio, votato come la prova più temuta dal 20% dei maturandi mentre il primo scritto è la bestia nera solo per il 12% degli studenti.Intervistati da Studenti.it i maturandi hanno così commentato la loro scelta: "In cinque anni i professori sono più che in grado di giudicare uno studente senza ulteriori esami orali che lo vanno a stressare senza un effettivo scopo…", scrive
Federico. "Trovo inutile che la mia preparazione di 5 anni si basi su un colloquio che molto probabilmente non riuscirò a gestire a causa dell’ansia", dice
Sara. "Questa prova è inutile - commenta
Pierpaolo – così come tutto l’esame di maturità. Mi sembra riduttivo decidere un percorso di cinque anni con una prova che mette solo in crisi centinaia di studenti ogni anno e che non dimostra nulla di più di quello che già si sapeva per ogni studente". "L’esame in generale è totalmente inutile – conclude
Andrea –. Posso dire che ho imparato di più in due settimane di alternanza scuola-lavoro che in tre anni di scuola".