Le keybox “sbarrate” a Firenze per protesta nei giorni scorsi - Ansa
Appese lungo le facciate di palazzi storici, tra le ringhiere che circondano i monumenti, sulle panchine e persino ai pali della luce e ai cartelli stradali: le keybox sono piccole scatoline dotate di lucchetto all’interno delle quali vengono riposte le chiavi d’ingresso agli appartamenti messi in affitto sui vari portali. Servono per consentire ai turisti di effettuare il check-in fai da te (il codice viene “suggerito” al telefono o sbloccato direttamente da remoto e il forziere della cassettina si apre) una modalità utilizzata dai locatori privati per azzerare i costi di gestione. E uno dei simboli dell'overtourism e della proliferazione degli affitti turistici brevi. Forse per questo le keybox sono già state “bandite” in molti luoghi turistici: a Parigi e nelle altre città francesi sono vietate, mentre a New York si può incorrere in multe salate utilizzandole nei luoghi pubblici. In Italia? C’è il caso di Venezia, dove la Soprintendenza ne ha chiesto il bando, e ora Firenze.
Alla vigilia del primo G7 dedicato al Turismo che ospiterà da domani a venerdì (dopo il prologo del Forum internazionale del turismo), infatti, il capoluogo toscano studia un nuovo giro di vite sugli affitti brevi: la messa al bando delle keybox nel centro storico, appunto. Provvedimento annunciato da Palazzo Vecchio oggi per ridurre l’impatto delle microcassette di sicurezza con combinazione da palazzi, portoni e rastrelliere del centro, su cui nei giorni scorsi si è concentrato il blitz del comitato “Salviamo Firenze”. Sono state messe delle X con del nastro adesivo rosso su questi aggeggi anche per sensibilizzare l'opinione pubblica. Non è la prima protesta simile che avviene in Italia: negli ultimi mesi sono state diverse le azioni che hanno sabotato una serie di keybox di Roma e Bologna con atti rivendicati da “Robin Hood”.
L’annuncio sulla delibera comunale ad hoc è stato fatto dalla sindaca Sara Funaro che ha presentato un piano declinato in dieci punti inserito in una delibera di indirizzo che "promuove un modello di turismo più sostenibile, vuol gestire i flussi e migliorare la qualità della vita dei residenti". "Con questa delibera mettiamo uno stop retroattivo all'uso delle keybox sulle facciate esterne dei palazzi" nell'area Unesco a Firenze che quindi andranno rimosse ha spiegato Funaro. "Il lavoro è su un doppio binario: da una parte c'è il decoro, dall'altra la sicurezza. Basta fare un giro per il centro storico, guardare i palazzi storici e vedere la quantità di keybox che ci sono" ha detto la sindaca.
Per le cassettine all'esterno degli stabili (di solito di colore rosso), è stato spiegato, si dovrà modificare il regolamento Unesco (e servono i pareri favorevoli di Regione Toscana e Soprintendenza). La misura sarà in vigore dal 2025. Meno agevole e con diversi interrogativi in più la norma sulla sicurezza che si rifà alla normativa in base alla quale sta agli host comunicare alla questura, tramite un documento valido, le presenze turistiche in arrivo in città. "A Venezia chi fa affitti brevi oltre i 120 giorni l'anno ha l'obbligo di risiedere in città e fare il check-in di persona. Però lì hanno una legge speciale" ha aggiunto la prima cittadina.
Tra le novità inserite nella delibera, e collegate al fenomeno dell’overtourism "l'istituzione di limiti ai veicoli atipici. Abbiamo in città il proliferare di tutta una serie di veicoli atipici, come golf car". Un'altra misura è il divieto di utilizzo di amplificatori e altoparlanti da parte delle guide turistiche. Ci sarà infine un’implementazione dei controlli anche mediante IA e strumenti informatici.