Televisori, frigoriferi, radioline, rasoi, frullatori. Cresce nel nostro Paese la raccolta dei 'Raee', ovvero degli apparecchi elettrici ed elettronici, che l’anno scorso ha segnato un +8%: oltre 17 i milioni di chili in più di rifiuti raccolti rispetto all’anno prima. Insomma, è un quadro positivo quello che emerge dal Rapporto annuale 2015 del Centro di coordinamento Raee: tra le varie tipologie, al primo posto la categoria 'Freddo e clima' cresciuta di quasi il 10% con 70mila tonnellate di apparecchi raccolti; al secondo i 'Grandi bianchi' hanno registrato un +18%, la migliore performance in assoluto. Anche l’unico dato negativo, relativo a 'Tv e monitor' (-4,8%), rivela in realtà una tendenza positiva: negli ultimi anni gli italiani hanno finito di sostituire i loro apparecchi per il passaggio al digitale. I risultati regionali sono molto differenziati: al primo posto la Val d’Aosta con una media pro capite di 8,24 kg per abitante, e prima insieme al Trentino Alto Adige per diffusione dei centri di raccolta; Toscana in vetta tra le regioni del Centro, Sardegna la migliore nell’area Sud e Isole dove si registra finalmente un segno positivo, con un incremento totale dell’11,84%. «Questi dati – sottolinea Fabrizio D’Amico, presidente del Centro di coordinamento Raee – possono indurre a un certo ottimismo. I tempi del crollo drammatico dei flussi di rifiuti sembrano essere alle spalle e si nota un vento di ripresa anche nel nostro settore, dopo le consistenti perdite di volumi registrate negli ultimi tre anni. Vogliamo pensare che la raccolta dei Raee in Italia stia recuperando il tempo perduto e si prepari a decollare verso gli obiettivi che le direttive europee assegnano al nostro Paese».
Andrea D’Agostino