martedì 29 marzo 2016
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N ovemila lavoratori autorizzati dall’Inps a versare i contributi volontari raggiungono il desiderato pensionamento grazie alla 'settima salvaguardia' prevista dalla legge di stabilità di quest’anno. In compagnia di altri 15 mila esodati (in mobilità, cessati dal lavoro, con figli disabili ecc.), possono sfuggire alle nuove regole della riforma Fornero a condizione di aver già presentato la relativa domanda di pensione entro il 1° marzo scorso. L’Inps passa ora ad istruire le richieste pervenute, alla luce dei più recenti chiarimenti sui requisiti stabiliti per la salvaguardia. In particolare, per la categoria dei prosecutori volontari devono risultare queste condizioni: a) essere stati autorizzati prima del 4 dicembre 2011 ed avere almeno un contributo accreditato alla data del 6 dicembre 2011, anche se in seguito sia stata svolta una qualsiasi attività lavorativa non come dipendente a tempo indeterminato. In alternativa: b) autorizzati alla volontaria prima del 4 dicembre 2011 ma non possedere un contributo accreditato alla data del 6 dicembre. Inoltre aver lavorato per almeno una settimana nel periodo tra il 1° gennaio 2007 e il 30 novembre 2013 e non essere stato un dipendente a tempo indeterminato alla data dello stesso 30 novembre. In ogni caso gli interessati devono aver maturato i requisiti richiesti tali che la decorrenza dell’assegno (compresa la finestra mobile) non superi la data del 6 gennaio 2017. Sportello Amico. Presso tutte le sedi Inps è attivo 'Sportello Amico', dedicato ai lavoratori colpiti dalla crisi. Lo Sportello offre consulenza e chiarimenti in merito ai requisiti di accesso e alle pratiche in corso interessate dalla salvaguardia. È consigliato accedere allo Sportello previo appuntamento, in modo da consentire all’ufficio di predisporre la documentazione già disponibile nell’Inps (ad esempio, la sistemazione del conto assicurativo), utile per il riconoscimento dei benefici della salvaguardia. Ottava salvaguardia. Circa 24 mila 'esodati' restano ancora fuori dalle precedenti salvaguardie. La loro sorte è appesa alla disponibilità di risorse che risulteranno non utilizzate dopo il completamento della settima salvaguardia, un’operazione che sarà attentamente monitorata dall’Inps. Lo strumento legislativo per approvare una ottava salvaguardia sarà, secondo quanto noto finora, la prossima legge di stabilità 2017 insieme a nuove misure di flessibilità nei futuri pensionamenti. È prevedibile l’uscita dal lavoro con 41 anni di contributi senza contare l’età e senza penali, oppure con 35 anni di contributi ed età tra 62 e 70 anni ma con penalizzazioni in proporzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Pensioni e previdenza
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