Donne fanno la spesa in un supermercato italiano - Ansa

L’inflazione continua ad accelerare e raggiunge il massimo dal 1985. Ad agosto, secondo la prima stima provvisoria dell’Istat, l’indice dei prezzi al consumo è salito all’8,4% dal 7,9% di luglio. L’aumento mensile dei prezzi al consumo è stato dello 0,8%. Calcolato secondo i parametri europei, il tasso di inflazione italiano ha raggiunto il 9%.

Anche stavolta sono le bollette a spingere i prezzi. L’Istat calcola un aumento annuo del 44,9% dei prezzi dei beni energetici. La crescita dei costi per “abitazione, acqua, elettricità e combustibili”, che fanno circa l’11,6% della spesa mensile della famiglia italiana media, è del 31,6% in un anno. L'Istat ha registrato un aumento del 135,9% dei prezzi dell'elettricità sul mercato libero e del 62,5% per il gas, sempre sul mercato libero.

L'andamento dell'inflazione in Italia dal 2017 ad oggi - Istat

In forte aumento anche il costo della spesa quotidiana: il “carrello della spesa”, che include i prodotti acquistati con più frequenza, segna un rincaro del 9,7%, il più elevato dal 1984. L’aumento annuo dei prezzi degli alimentari (che fanno il 18,3% della spesa della famiglia media) è del 10,6%, forte rincaro anche per i trasporti (+8,4%). Gli unici cali annui dei prezzi rilevati dall’Istat sono quelli per istruzione (-0,4%) e comunicazioni (-3,8%).

L’elevatissima inflazione italiana resta comunque inferiore alla media europea. L’indice armonizzato dei prezzi nell’area euro ad agosto è salito al,9,1% (era all’8,9% a luglio), con aumenti del 38,3% per l’energia, del 10,6% per il cibo, del 5% per i beni industriali non alimentari. Nei Paesi Baltici l’inflazione è sopra il 20%, mentre supera il 10% in Spagna, Paesi Bassi, Belgio, Grecia, Slovenia e Slovacchia. In Germania l’inflazione calcolata secondo i parametri europei è all’8,8%, in Francia al 6,5%.

Gli stessi supermercati sono in difficoltà per la corsa dei prezzi. Oggi a mezzogiorno le catene associate a Federdistribuzione hanno abbassato l'illuminazione per 15 minuti come forma di protesta per chiedere un immediato intervento del governo. Assieme a Confcommercio, Ancc-Coop, Ancd-Conad, Federdistribuzione ha chiesto un incremento dal 15% al 50% del credito di imposta per il caro energia elettrica, la proroga della rateizzazione delle bollette fino a dicembre 2022, l'incremento fino al 90% della copertura del Fondo di Garanzia per le Pmi anche per i finanziamenti. Secondo le stime delle aziende, quest'anno le imprese del terziario spenderanno 33 miliardi di euro per l'energia, il triplo del 2021 e più del doppio del 2019.