sabato 14 dicembre 2019
Nel terzo trimestre gli occupati a tempo parziale sono aumentati ancora toccando il 18,77% dei 23,48 milioni di lavoratori. La percentuale degli involontari è al 64%
Part time, in dieci anni un milione in più
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Nel terzo trimestre del 2019 la percentuale di occupati part time sul totale dei lavoratori è aumentata ancora toccando il 18,77% dei 23,48 milioni di lavoratori. La percentuale dei part time involontari nel terzo trimestre di quest'anno è scesa lievemente al 64% dopo aver raggiunto nel secondo trimestre il 64,8%. Nel 2008, prima della crisi economica la percentuale dei lavoratori part time che dichiarava di essere in quella condizione involontariamente era al 40,2%. La condizione di lavoro part time "obbligato" riguarda soprattutto il lavoro dipendente e le regioni del Sud Italia. Nel Sud il tasso di part time involontario è passato dal 60,7% degli occupati part time del 2008 al 79,6% nel 2018 (79% nel terzo trimestre 2019) con in pratica quattro occupati a tempo parziale su cinque che vorrebbe lavorare a tempo pieno. Nel Nord è passato dal 30% del 2008 al 55,5% del 2018 (55,8% nel terzo trimestre 2019).

Su 4,3 milioni di lavoratori a tempo parziale nel 2018 i dipendenti part time nel 2018 erano 3.569.000, oltre un milione in più rispetto a dieci anni prima, mentre gli indipendenti sono passati tra il 2008 e il 2018 da 731.000 a 768.000. Nel terzo trimestre del 2019 i dipendenti part time sono aumentati ancora sfiorando i 3,7 milioni pari al 20,3% dei 18,18 milioni di lavoratori dipendenti complessivi. Nella media del 2018 i
dipendenti part time erano il 19,94% dei lavoratori subordinati mentre nella media 2008 i dipendenti part time erano solo il 14,79%.

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