Nel 2010 la spesa media mensile per famiglia è stata pari, in valori correnti, a 2.453 euro, con una variazione rispetto all'anno precedente del +0,5%. Lo comunica l'Istat nel report sui consumi delle famiglie, precisando che in termini reali la spesa risulta ferma, tenendo conto della dinamica inflazionistica (+1,5%) e dell'errore campionario.Nel 2010 il valore della spesa mensile per la metà delle famiglie è rimasto sotto i 2.040 euro.L'Istat precisa che rispetto al 2009 si è registrato un aumento dell'1%, mentre in termini reali il valore si conferma stabile. È stata di circa 1.200 euro la differenza della spesa media mensile delle famiglie nel 2010 guardando al massimo divario tra le diverse regioni d'Italia. Lo scorso anno, infatti, la Lombardia ha registrato la spesa media mensile più elevata (2.896 euro), mentre fanalino di coda, ancora una volta, è risultata la Sicilia (1.668 euro).La quota di spesa per alimentari e bevande rimane costante fra le famiglie del Nord e del Centro (16,5% nel Nord e 18,6% nel Centro), mentre aumenta nel Mezzogiorno, arrivando a rappresentare un quarto della spesa totale. Inoltre, fa sapere l'Istituto di statistica, tra il 2009 e il 2010 diminuiscono le spese destinate agli altri beni e servizi, in particolare, si contrae, anche a seguito della minore percentuale di famiglie che acquistano tali prodotti, la spesa per la cura personale (parrucchiere, barbiere, centri estetici e simili), i viaggi, gli onorari dei professionisti, l'assicurazione vita e le rendite vitalizie. In diminuzione su tutto il territorio appare anche la quota di spesa per combustibili ed energia, aumentata nel 2009 a seguito di una stagione invernale particolarmente lunga e rigida. Il calo più marcato si osserva per le spese associate al riscaldamento, in particolare gas da rete e combustibili liquidi; un'evidente diminuzione si osserva anche nelle spese sostenute per le utenze di energia elettrica, a seguito della riduzione dei prezzi associati a questo servizio.