Carlo Messina CEO di Intesa San Paolo - Ansa
Con un'offerta di scambio da 4,8 miliardi che nessuno si aspettava, Intesa Sanpaolo mette nel mirino Ubi Banca e da il via a quel consolidamento bancario, caldeggiato dallo stesso governatore di Bankitalia, Vincenzo, Visco la settimana scorsa al Forex, ma che sembrava destinato a coinvolgere solamente istituti di dimensioni limitate.
Il Gruppo guidato da Carlo Messina, nella notte fra lunedì e martedì, ha comunicato di aver deciso di lanciare una Offerta pubblica di scambio volontaria e totalitaria su Ubi che prevede che per ogni 10 azioni di Ubi portate in adesione verranno corrisposte 17 azioni ordinarie di Intesa Sanpaolo di nuova emissione. "Grazie a questa operazione - ha spiegato Messina - la banca che nascerà dall'integrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi potrà essere uno dei leader del sistema bancario europeo. L'ammontare degli impieghi sarà di circa 460 miliardi di euro; il risparmio che gli italiani affidano alla nuova Banca supererà il valore di 1,1 trilioni di euro, i ricavi saranno pari a 21 miliardi di euro: queste cifre esprimono tutta la forza dell'economia italiana, le capacità del nostro sistema imprenditoriale e la solidità del patrimonio delle nostre famiglie".
La struttura dell'operazione
La struttura dell'operazione valorizza le azioni della banca bergamasca 4,25 euro con un premio di oltre il 25% sulla chiusura di venerdì scorso e per realizzarla Intesa Sanpaolo chiederà ai soci, il 27 aprile, il via libera ad un aumento di capitale a servizio dell'offerta. Se ci sarà un'adesione totale, gli attuali azionisti di Ubi Banca potranno detenere fino al 10% della società nata dalla combinazione, che presenta alcune condizioni. Fra queste quella che Intesa, che vuole togliere Ubi dal listino di Piazza Affari, arrivi a detenere "una partecipazione pari ad almeno il 66,67%"; anche con il 50%+1 delle azioni totali, tuttavia, la banca guidata da Carlo Messina potrebbe portare avanti l'operazione. Dopo l'integrazione con Ubi Banca, il gruppo Intesa Sanpaolo punta sull'ingresso di giovani con un programma di 2.500 assunzioni, per promuovere il cambio generazionale e sostenere l'occupazione.
Il coinvolgimento di Bper e UnipolSai
Intesa Sanpaolo, nell'ambito dell'Ops su Ubi Banca, per prevenire il sorgere di situazioni potenzialmente rilevanti ai fini antitrust, ha anche stipulato un accordo con Bper, che si è impegnata ad acquistare un ramo d'azienda composto da un insieme di filiali stimato tra 400 e 500 della nuova entità post fusione, e un accordo con UnipolSai, che per parte sua si è impegnata ad acquistare rami d'azienda comprendenti certe attività e passività dei veicoli bancassicurativi.
Le reazioni in Borsa
Avvio di seduta di corsa per Piazza Affari: Ubi guadagna il 25,18% a 4,34 euro sopra l'offerta promossa da cà de Sass, in progresso del 2,28%. Sotto pressione invece Bper: tra stop & go il titolo in asta lascia fino al 5,8%. Unipol che si prenderà la parte assicurativa sale dell'1,86%. Tra i titoli del credito, su Banco Bpm (+5,6%) e Popolare di Sondrio (+6,4%).
Le parole di Messina
"Vi abbiamo sorpreso lanciando questa offerta pubblica di scambio su Ubi banca, riteniamo che creerà valore per tutti gli stakeholder", ha detto il ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, aprendo la conference call per presentare l'offerta. "Abbiamo deciso di fare questa operazione - ha aggiunto - perché noi guardiamo al futuro". "Ubi - ha detto Messina - è la miglior banca di medie dimensioni sia in termini di bilancio che di dedizione all'economia reale e alla sostenibilità, sono una piccola Intesa
Sanpaolo. Vogliamo che i due migliori player italiani crescano insieme e creino un leader europeo nel prestito, nel wealth management e nella protezione e nella crescita sociale e inclusiva".