Oltre 2,6 milioni di assunzioni in quattro mesi - Archivio
Nei primi quattro mesi del 2023 - segnala l'Inps - le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 2.651.000, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2022 (+0,7%). In flessione risultano quelle con contratti in somministrazione (-9,2%), a tempo indeterminato (-3,7%) e di apprendistato, mentre per gli altri contratti si registra un aumento: i contratti a tempo determinato crescono del 2,9% raggiungendo quota 1.154.771, mentre il lavoro intermittente e quello stagionale crescono rispettivamente dell'8% e del 10% circa. Le trasformazioni da tempo determinato nel corso del I quadrimestre del 2023 sono risultate 281mila, in netto aumento rispetto allo stesso periodo del 2022 (+11%). Invece le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano in flessione (-17%). Le cessazioni nei primi quattro mesi del 2023 sono state 2.036.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-2,6%) grazie soprattutto al calo registrato per le cessazioni da tempo indeterminato (-9,5%). Le attivazioni di rapporti di lavoro incentivati nel I quadrimestre 2023 - considerando quindi sia le assunzioni che le variazioni contrattuali - registrano un calo del 12% rispetto allo stesso quadrimestre dell'anno precedente. Gli esoneri contributivi totali per i giovani e le donne hanno registrato una importante flessione rispetto allo stesso periodo del 2022 in quanto ancora in attesa dell'autorizzazione da parte della Commissione europea. L'agevolazione "Decontribuzione Sud" segna una modesta crescita (+9%) confermandosi come l'agevolazione di maggior impatto, quantomeno per il numero di dipendenti coinvolti (471.034 nei primi quattro mesi). Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi 12 mesi è positivo ad aprile per 492mila posizioni di lavoro. Per il tempo indeterminato il saldo è positivo per 390mila unità.