Non supera i 22mila euro (21.933 euro) il reddito medio degli italiani. Il 78% dei contribuenti guadagna meno di 28.000 euro all'anno. L'inflazione pesa su ciascun cittadino come una "tassa" da 235 euro. Nella terza giornata del proprio Incontro nazionale di studi, presente il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani mettono a disposizione i dati inediti dei 730 del 2011, sulla base di oltre 1.300.000 dichiarazioni di dipendenti e pensionati elaborate dai Caf Acli in tutto il territorio nazionale.I redditi complessivi crescono dello 0,43% rispetto alle dichiarazioni del 2010, ma perdono l'1,07% a parità di potere d'acquisto. A conti fatti ciascun contribuente paga per l'inflazione una 'tassa" da 235 euro, che diventano 373 euro per i lavoratori dipendenti, che rispetto ai pensionati non hanno il "paracadute" rappresentato dall'adeguamento automatico all'inflazione.