domenica 27 marzo 2016
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È una platea di «80 mila» lavoratori della Pubblica amministrazione, ovvero quelli con i contratti a tempo determinato, «quasi tutti» «oltre 36 mesi» di durata, che, secondo la Cgil possono essere interessati dalla sentenza della Corte di Cassazione sui rimborsi certi ai precari. Il Palazzaccio ha stabilito che il dipendete pubblico, come quello privato, ha diritto ad essere risarcito in caso di abuso con un’indennità che può arrivare al massimo ai 12 mesi. Ciò, spiega il responsabili settori pubblici Cgil, Michele Gentile, senza dover provare niente se non la durata oltre i tre annui del rapporto di lavoro. Il risarcimento inoltre non esclude la possibilità di chiedere il rimborso per un danno maggiore. Con la sentenza in pratica è stata fissata una sorta di rete di protezione per il travet precarizzato, pur se resta esclusa la possibilità di stabilizzazione, essendo l’accesso nella P.A.
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