Nel 2015 sono state 632.665 le denunce di infortunio
sul lavoro pervenute all'Inail, con una flessione del 3,9% rispetto alle
658.514 dell'anno precedente. Il dato è in linea col costante andamento
positivo registrato nel Paese negli ultimi anni che, nel solo
quinquennio 2010-2014, ha visto una contrazione complessiva delle
denunce pari al 23,9%.In controtendenza risultano, invece, le
denunce di infortunio con esito mortale del 2015: gli Open data Inail
evidenziano, infatti, un aumento di oltre il 16% dei casi rispetto al
2014 (1.172 a fronte dei precedenti 1.009). Il dato, certamente
preoccupante, interrompe un andamento comunque positivo, che, sempre nel
periodo di riferimento 2010-2014, ha registrato una flessione del
24,21%.Per il 2016 le
ultime rilevazioni disponibili in Open data Inail registrano che, nel
periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 marzo, le denunce di
infortunio – compresi i casi mortali – sono state 152.573, con una
riduzione dello 0,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Le denunce di infortunio con esito mortale sono state 176, con un calo
del 14,6% rispetto all'analogo periodo del 2015. Anche per le
rilevazioni del primo trimestre 2016 l'Inail sottolinea che si tratta di
dati provvisori. Si ricorda che l'interpretazione nei confronti dei
dati di periodo richiede cautele.In termini di risorse economiche dedicate ai finanziamenti per il miglioramento degli ambienti di lavoro, l'Inail ha investito più di un miliardo e 300 milioni negli ultimi cinque anni. Il sistema di finanziamenti prosegue nel 2016, anche con iniziative speciali per settori a maggior rischio. A cominciare dalla bonifica dell'amianto, inserito nel bando Isi di dicembre 2015, cui sono stati destinati 83 milioni di euro. All'innovazione tecnologica in agricoltura sarà dedicato, invece, entro l'anno un bando di finanziamento per 45 milioni di euro (35 milioni nel 2017).