venerdì 12 ottobre 2018
Istat: crescono associazioni e dipendenti. Una non profit su due nata dopo il 2005
Non profit

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È un mondo che continua a svilupparsi: dalla quantità di realtà che ne fanno parte fino al numero di dipendenti e volontari. Parliamo del Non profit, che si accredita sempre più come il pilastro socio economico principale dell’Italia. A rivedere al rialzo i numeri del settore è l’Istat, che aggiorna i dati del primo censimento permanente delle istituzioni non profit dell’anno scorso con stime riviste al 2016. Dagli ultimi dati disponibili sono 343.432 le istituzioni del non profit attive nel Paese con 812.708 dipendenti impiegati. Più del 50% delle realtà è al Nord e un’istituzione su due è stata costituita dopo il 2005.

Crescono soprattutto le fondazioni, mentre accusano una battuta d’arresto le cooperative sociali e i settori della cooperazione, filantropia, promozione del volontariato, coesione sociali. Sono questi gli elementi principali dello scenario tracciato dall’istituto di statistica. Cifre e andamenti che confermano come il settore «continui ad espandersi nel tempo, con tassi di crescita medioannui in linea con il profilo delineato dai censimenti tradizionali ».

Entrando nel dettaglio della rilevazione si nota come la crescita sia equilibrata. Le istituzioni non profit attive in Italia salgono del 2,1% e gli impiegati del 3,1%. Aumenta anche l’incidenza delle istituzioni non profit rispetto al complesso delle imprese dell’industria e dei servizi: dal 5,8% del 2001 al 7,8% del 2016 per le istituzioni e dal 4,8% del 2001 al 6,9% del 2016 per gli addetti. Si cresce più al Nord ( ma i dipendenti al Sud).

Nel biennio 2015-2016, le istituzioni crescono di più al Nord-ovest (+3,3%), al Sud (+3,1%) e nelle Isole (+2,4%) mentre i dipendenti soprattutto nelle regioni meridionali (+5,8%) e al Nord-est (+4,4%). Considerando il numero di istituzioni, gli incrementi percentuali maggiori si osservano in Basilicata (+8,8%), Molise (+8,7%) e Calabria (+5,6%); aumenti più contenuti si rilevano in Abruzzo (+0,2%), Provincia autonoma di Bolzano (+0,5%) ed Emilia-Romagna (+0,7%) mentre le variazioni sono di segno negativo in Umbria (-0,5%) e nelle Marche (-0,4%). .Nel biennio 2015-2016 le istituzioni non profit aumentano in tutte le forme giuridiche ma sono le fondazioni a crescere di più (+16,4%). Rispetto al censimento precedente le istituzioni in crescita sono quelle impegnate nelle attività della religione (+14,4%), delle relazioni sindacali (+5,8%) e dell’ambiente (+6,2%).

Passando ai dipendenti, le regioni maggiormente interessate dalla crescita degli occupati sono Basilicata (+9,5%), Campania (+7,9%) ed Emilia-Romagna (+5%). Oltre il 50% delle istituzioni attive nelle regioni del Nord. Il 26,7% è presente nell’Italia meridionale e insulare.

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