martedì 7 gennaio 2025
A novembre record positivo con soltanto il 5,7% di persone in cerca di lavoro (19,2% tra i giovani). Lieve flessione degli occupati (-0.1%), rispetto ad un anno fa sono 328mila in più
Disoccupazione ai minimi storici, ma crescono gli inattivi
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Disoccupazione ai minimi storici in Italia a novembre del 2024 con il 5,7%, la percentuale più bassa di sempre, vale a dire dall’inizio delle serie storiche nel 2004. Gli ultimi dati sul mondo del lavoro diffusi oggi dall’Istat, vale a dire la consueta stima provvisoria mensile sugli occupati e disoccupati, certificano un mercato vivace ma quasi stazionario. L’occupazione sembra aver raggiunto il suo picco con una prima lieve flessione nel mese di novembre (uno 0,1% su base congiunturale) con la disoccupazione giovanile è risalita al 19,2% (+1,4%) probabilmente per la fine dei contratti estivi. In crescita, con velocità variabili in base al genere e all’età, gli inattivi che rappresentano un terzo della popolazione in età lavorativa.

Dopo anni di crescita consistente dei posti di lavoro, dettata soprattutto dal caro-vita che ha rimesso in movimento molti inattivi, si assiste ad una fase di assestamento. Il calo dell’occupazione (-0,1%, pari a -13mila unità) coinvolge gli uomini, i dipendenti a termine e i giovani tra i 15 e 34anni; l’occupazione è invece in crescita tra le donne, i dipendenti permanenti e chi ha almeno 35 anni di età, rimanendo sostanzialmente stabile tra gli autonomi. Il tasso di occupazione risulta invariato al 62,4%, con 24 milioni e 65mila lavoratori.

Il numero di persone in cerca di lavoro diminuisce (-1,6%, pari a -24mila unità) per le donne e i 25-49enni, mentre aumenta nelle altre classi di età e, seppur lievemente, anche tra gli uomini. Il numero di inattivi aumenta (+0,2%, pari a +23mila unità) per gli uomini e gli under35, diminuisce nelle altre classi d’età ed è sostanzialmente stabile tra le donne. Il tasso di inattività sale al 33,7% (+0,1 punti).

La diminuzione degli occupati su base mensile è determinata dal calo dei dipendenti a termine (-1,4%, pari a -39mila), mentre aumentano i dipendenti permanenti (+0,2%, pari a +28mila) e restano sostanzialmente stabili gli autonomi (-2mila). A novembre rispetto al mese precedente, tra le donne aumenta il tasso di occupazione (+0,1 punti), cala quello di disoccupazione (-0,2 punti) e rimane stabile il tasso di inattività; tra gli uomini, invece, il tasso di occupazione diminuisce (-0,2 punti) e si associa alla crescita del tasso di inattività (+0,1 punti) e alla stabilità di quello di disoccupazione.

I dati trimestrali. Confrontando il terzo trimestre del 2024 con quello precedente si registra un incremento nel numero di occupati dello 0,2% (+49mila unità).La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa alla diminuzione delle persone in cerca di lavoro (-8,4%, pari a -136mila unità) e all’aumento degli inattivi (+0,9%, pari a +115mila unità).

In un anno 328mila occupati in più. A novembre 2024, il numero di occupati supera quello di novembre 2023 dell’1,4% (+328mila unità); l’aumento coinvolge gli uomini, le donne e chi ha almeno 35 anni di età, mentre per i 15-34enni si registra una diminuzione. Il tasso di occupazione in un anno è aumentato di 0,5 punti percentuali.Rispetto all’anno precedente si registra l'aumento dei dipendenti permanenti (+3,2%, pari a +500mila) e degli autonomi (+2,1%, pari a +108mila), a fronte del calo dei dipendenti a termine (-9,6%, pari a -280mila). Crolla il numero di persone in cerca di lavoro (-23,9%, pari a -459mila unità) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+2,6%, pari a +323mila).

Su base annua, sia per gli uomini sia per le donne, si osserva la crescita del tasso di occupazione (+0,3 e +0,7 punti rispettivamente), la diminuzione di quello di disoccupazione (-1,2 punti tra gli uomini e -2,5 punti tra le donne) e l'aumento del tasso di inattività (+0,7 punti tra gli uomini e +0,8 tra le donne).

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