giovedì 6 luglio 2023
Il programma ha il supporto di 30 aziende e coinvolge 17 regioni. Sono 35 le specie arboree utilizzate
Con la campagna «Foresta Italia» piantati 60mila alberi in un anno
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Oltre 60mila alberi piantati in 17 regioni. È questo il bilancio del progetto “Foresta Italia”, la campagna di riforestazione nazionale promossa da Rete Clima, Coldiretti e Pefc (Programma di valutazione degli schemi di certificazione forestale), nel suo primo anno di attività.

Un risultato ottenuto grazie ad una metodica programmazione e al supporto di 30 aziende, che hanno deciso di concretizzare il loro impegno nel contrasto al cambiamento climatico, con l’obiettivo di ridurre la presenza di CO2 nell’aria e mitigare le ondate di calore eccezionali, che si prevede saranno sempre più frequenti, specialmente nelle aree a forte urbanizzazione. Molti degli interventi del progetto sono stati infatti realizzati all’interno o in prossimità delle città, in linea con il piano di riforestazione urbana finanziato dal Pnrr, che ha come obiettivo la piantumazione di oltre 6 milioni di nuovi alberi entro il 2024.

Un piano che, come ha segnalato la Corte dei conti nei mesi scorsi, è soggetto a forti criticità e ritardi, a causa della difficoltà di reperimento di piante pronte ad essere messe a dimora. Il modello di “Foresta Italia” si propone come soluzione per avere una fornitura continua di alberi da piantare: grazie ai “contratti di coltivazione” stipulati con le imprese florovivaistiche locali, si riesce ad avere a disposizione in ogni momento alberi in quantità sufficiente e delle specie necessarie, piante che in molti casi necessitano di diversi anni per arrivare alla dimensione minima utilizzabile. Oltre a questo, l’appartenenza alla filiera di “Foresta Italia” è garanzia del fatto che le 35 diverse specie arboree e arbustive utilizzate siano autoctone, dotate di certificato di provenienza e passaporto fitosanitario e coltivate nei vivai locali con una rigorosa pianificazione della produzione vegetale.

Una soluzione, quella proposta da Rete Clima e Coldiretti, che può essere utilizzata anche dalle amministrazioni pubbliche per accelerare i processi di forestazione: a questo proposito è stato realizzato un portale (www.forestaitalia.it) dove gli enti posso proporre aree per la campagna. Ma il progetto non finisce una volta piantati gli alberi: è stata infatti lanciata una web-app per il monitoraggio dello stato di salute delle foreste urbane, che consentirà una rendicontazione sia alle amministrazioni pubbliche coinvolte sia alle aziende che ne hanno sostenuto la realizzazione. I dati raccolti attraverso questo strumento consentiranno anche analisi sullo stato generale delle foreste e sulla crescita delle piante in rapporto al contesto territoriale e alla specie. E per ottimizzare la gestione a lungo termine dei nuovi boschi, in autunno sarà avviato un laboratorio sperimentale incentrato su modelli pionieristici per il monitoraggio delle foreste urbane ed extraurbane.

Con l’avvio di “ForestLab”, questo il nome del progetto, attraverso la collaborazione con le università e i centri di ricerca, che consentirà un approccio multidisciplinare, verranno sperimentate soluzioni gestionali delle foreste di nuova formazione realizzate in prossimità delle città, con lo scopo di migliorare i benefici generati per gli ecosistemi e la biodiversità.

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