martedì 28 gennaio 2025
A trainare la performance sono stati soprattutto gli scambi con gli Stati Uniti del farmaceutico, dell'Ict e dell'aerospaziale
Roberto Gabrielli, direttore regionbale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo

Roberto Gabrielli, direttore regionbale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo - Archivio

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Continua a crescere a doppia cifra (+30,8%, variazione tendenziale a prezzi correnti) l’export dei poli tecnologici del Lazio. Nel dettaglio, il polo farmaceutico ha evidenziato una crescita del +27,3%, mentre il polo Ict ha segnato un +33,5%. Torna in territorio positivo anche il polo aerospaziale (+96,4%), dopo alcuni trimestri sotto tono. Nei primi nove mesi del 2024 le esportazioni dei poli hi-tech laziali hanno superato i 12 miliardi di euro, in crescita del 19,7% circa rispetto ai primi nove mesi 2023.

Il polo farmaceutico laziale con un +27,3% nel terzo trimestre ha consolidato la crescita a doppia cifra già osservata nella prima metà dell’anno. A trainare la performance sono stati soprattutto gli scambi con gli Stati Uniti. Bene anche le esportazioni verso Belgio (+7,6%), Paesi Bassi (+14,4%), Germania (+23,7%), Irlanda (64,6%) e Austria (69,6%). Alcune indicazioni negative emergono invece in Spagna (-49,9%) e Regno Unito (-22,3%). Nei primi nove mesi dell’anno le esportazioni del polo farmaceutico del Lazio si sono posizionate su valori pari a 10,2 miliardi di euro, il 25,7% in più rispetto al corrispondente periodo del 2023, confermandosi la prima realtà italiana del settore in termini di valori esportati.

Anche per il polo Ict romano si conferma il trend positivo (+33,5%). A sostenere il rimbalzo hanno contribuito in particolare Stati Uniti (+51,5%), Germania (+50,4%), Paesi Bassi (+35,2%) e soprattutto Spagna (+78,7%). Ottime le performance registrate anche in Cina, Qatar e in India, mentre sono stati registrati valori negativi nel Regno Unito (-1,9%), negli Emirati Arabi Uniti (23,8%) e in Svizzera (-11,9%). Nei primi 9 mesi del 2024 le esportazioni dell’ICT romano si sono così posizionate su livelli pari a circa 850 milioni di euro, in aumento del 24,3% rispetto al medesimo periodo del 2023.

Nel terzo trimestre torno in territorio positivo l’export del polo aerospaziale (96,4%, +138 milioni di euro), che nei primi sei mesi di quest’anno aveva visto una contrazione delle esportazioni. Al rimbalzo hanno contribuito soprattutto gli scambi con Stati Uniti e Qatar.

Nel terzo trimestre il distretto della Ceramica di Civita Castellana realizza un buon recupero (+7,2% tendenziale) dopo un primo semestre debole. A contribuire sono stati principalmente gli scambi con Austria (+16,4% nei primi nove mesi del 2024), Paesi Bassi (+11,1%), Germania (+7,8%) mentre Svizzera, Francia e Stati Uniti registrano un calo a doppia cifra.

Leggermente in calo l’export del distretto ortofrutticolo dell’Agro Pontino (-1% tendenziale nel terzo trimestre del 2024). La Germania, primo sbocco commerciale per i prodotti ortofrutticoli del distretto, con oltre la metà dei flussi, realizza un ottimo sprint nel 3° trimestre (+11,7%) e si porta in territorio positivo nei primi nove mesi (+0,9%) arrivando a 94 milioni di euro. In contrazione invece le esportazioni verso Polonia (-31,5% nel 3° trimestre, -8,8% nel bilancio dei primi nove mesi) e Francia (rispettivamente -20,9% e -11,5%).

«La buona tenuta delle esportazioni dei distretti laziali, in un contesto di domanda mondiale molto debole, è un segnale significativo di competitività, oltre che la conferma dell’eccellenza produttiva delle nostre pmi e di una cultura d’impresa solida, radicata nel territorio ma proiettata verso i mercati esteri, propensa a innovare e a investire sempre e comunque – spiega Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo -. Come Gruppo Intesa Sanpaolo sosteniamo questa qualità distintiva con iniziative come i Laboratori Esg, che orientano le imprese nella transizione digitale ed ecologica, e il programma Il tuo futuro è la nostra impresa, che mette a disposizione delle imprese laziali consulenza e finanziamenti dedicati per Transizione 5.0 ed energia, sviluppo internazionale e digitale, in stretta correlazione con gli obiettivi del Pnrr».

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