Migliaia di persone si sono radunate oggi davanti al Parlamento greco, nella centrale piazza Sintagma ad Atene, per protestare contro le misure di austerità che dovrebbero essere approvate in giornata. Alcuni manifestanti gridano: "Ladri", mentre altri reclamano l'uscita dalla zona euro e dall'Unione europea. Il traffico nel centro di Atene è stato bloccato, mentre prosegue lo sciopero di 48 ore che coinvolge trasporti, scuole, uffici pubblici, professionisti e negozi al dettaglio. Ieri sera, dopo una violenta manifestazione ad Atene e dimostrazioni di protesta in altre città, il Parlamento ha dato una prima approvazione al pacchetto di misure di austerità. Nella serata di oggi è previsto il voto articolo per articolo. Un manifestante greco è morto. Si tratta di un uomo di 53 anni che sarebbe rimasto coinvolto negli scontri che hanno visto opposti i componenti del servizio d'ordine del partito comunista e i giovani incappucciati e sarebbe morto per infarto.
MA PER LA TROIKA UE-BCE-FMI L'ATTUALE AUSTERITA' NON BASTALa Troika rimanda la Grecia ma non esprime un parere negativo alla concessione della sestatranche (8 miliardi di euro) di prestiti. La Troika di esperti Ue-Bce-Fmi che controlla l'applicazione del piano di risanamento della Grecia ha detto che Atene non centrerà nel 2011 l'obiettivo di riduzione del deficit pubblico al 7,8% del Pil, si viaggerà invece tra l'8,5% e il 9%.Per la Troika le nuove misure di austerità annunciate in questi giorni dal governo greco potrebbero ancora risultare insufficiente a ridurre nel 2012 il rapporto deficit/pil al 6,2%. Ombre anche sulle privatizzazioni, a causa del crollo della borsa che deprime i prezzi delle attività pubbliche da dismettere, sebbene restino raggiungibili gli obiettivi di raccogliere con le privatizzazioni 50 miliardi alla fine del 2015.Viene sottolineato come la Commissione Ue abbia invitato a erogare la sesta tranche del prestito "il prima possibile" anche alla luce dell'attività legislativa del parlamento greco che ha già approvato numerose riforme. Degli 8 miliardi di prestito, l'Eurozona deve sborsarne 5,8, il resto sono in capo al Fondo Monetario Internazionale. La decisione almeno per quanto riguarda i fondi di competenza europea dovrebbe essere presa dall'Eurogruppo in progamma domani.