mercoledì 19 ottobre 2011
Manifestazioni di protesta dei lavoratori greci contro le misure di austerità varate dal governo socialista di Giorgio Papandreou e contro il multi-disegno di legge che domani sarà votato dal Parlamento. La protesta è sfociata nella violenza: la polizia ha usato i gas lacrimogeni, mentre i manifestanti lanciavano bombe molotov, incendiavano cassonetti dell'immondizia e vandalizzavano negozi.
COMMENTA E CONDIVIDI
La Grecia paralizzata, Atene in stato d'assedio. La prima giornata della "due giorni" di sciopero generale decretato dai sindacati greci contro le misure draconiane decise dal governo si è trasformata in una delle maggiori proteste vissute dal Paese dall'inizio della crisi. E ad Atene la protesta è sfociata nella violenza: la polizia ha usato i gas lacrimogeni, mentre i manifestanti lanciavano bombe molotov, incendiavano cassonetti dell'immondizia e vandalizzavano negozi.Gli scontri sono avvenuti dinanzi al Parlamento mentre più di 70mila persone (secondo le autorità), oltre 200mila (a sentire gli organizzatori) convergevano a piazza Syntagma, dinanzi alla sede del Parlamento che domani vara misure di rigore supplementari. Un gruppo di facinorosi è riuscito a superare il cordone di sicurezza e a dar fuoco a una delle garitte vicino alla tomba del "milite ignoto". Quasi 5mila i poliziotti messi in campo nella capitale, la gran parte proprio a piazza Syntagma, dove si trova la Camera bassa e che è diventata il luogo-simbolo della protesta. Una vera e propria battaglia campale è scoppiata dinanzi a una schiera di hotel di lusso che si affacciano sulla piazza.La polizia greca ha reso noto un primo bilancio della manifestazione nel centro di Atene, trasformata in un campo di battaglia dall'azione di giovani incappucciati: 15 sono i feriti tra i poliziotti e 10 tra i manifestanti. I fermi effettuati sinora sono 15 e gli arresti dieci.Alla vigilia del voto in Parlamento del nuovo piano di rigore, le preoccupazioni sul risultato non mancano e si appuntano sulla tenuta del Pasok. Il primo ministro socialista, George Papandreou, può contare su una maggioranza di quattro deputati che, nelle ultime ore, appare sempre più fragile: un parlamentare del Pasok si è dimesso due giorni fa in polemica con il governo e almeno altri due suoi colleghi hanno minacciato di votare contro i provvedimenti. Si prevede comunque che le misure di austerità passino grazie al sostegno di un partito minore. Le nuove misure di austerità, che ammontano a circa 6,6 miliardi di euro, prevedono tra l'altro riduzioni di salari e pensioni e il taglio di 30mila dipendenti nel settore pubblico. Il governo vuole inoltre abbassare la soglia di reddito imponibile a 5mila euro.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: